Borgosesia sul caso dipendenti: noi applichiamo la legge

Riceviamo e pubblichiamo dal Comune di Borgosesia

 

Lo dicevano già il Latini, la legge può essere dura, ma è legge. Ed il Comune di Borgosesia, pur con tutta la comprensione nei confronti dei dipendenti, sulla questione relativa agli stipendi ha applicato correttamente la normativa: «Ciò che non intendiamo applicare – specifica il Sindaco Paolo Tiramani – è un parere legale fuorviante, fornito dalle organizzazioni sindacali, che si riferisce ad una ipotesi che nulla ha a che fare con quanto è accaduto a Borgosesia».

 

Dopo che il Comune ha doverosamente spiegato, tramite i giornali, i dettagli relativi al caso stipendi, visto il comprensibile allarme scaturito dalle dichiarazioni delle Organizzazioni Sindacali pubblicate dalle testate del territorio, ora i Sindacati ritornano sull’argomentochiamando in causa un comma della norma di riferimento, precisamente il comma 3 del Decreto Legge 16/2014 art. 4, dicendo che non è stato applicato integralmente.

 

Una interpretazione che, però, non è adeguata per il caso specifico di Borgosesia.

«L’ipotesi a cui si riferiscono i Sindacati – spiega Paolo Tiramaniriguarda il caso in cui, pur in presenza di una quantificazione corretta del salario accessorio, questo venga utilizzato in modo improprio,pagando indennità non dovute, ad esempio per incarichi non formalmente attribuiti. Il nostro caso però è diverso – continua il Sindaco – perché si tratta di una erronea costituzione del valore del fondo, per il quale la norma prevede il recupero a partire dai dieci anni precedenti alla data di verifica».

L’interpretazione data dal Comune si basa sul diritto, sulle circolari applicative, sulle decine di sentenze e sui pareri della Corte dei Conti, ed in ultimo anche da un ulteriore parere richiesto ad un esperto in materia.

Chiarito il quadro normativo, il Sindaco ci tiene a sottolineare che: «L’Amministrazione non ha mai negato un confronto, semplicemente ha respinto perché non attuabile la richiesta di disapplicare la norma, senza altre alternative. A questo punto – aggiunge Paolo Tiramanimi auguro sentitamente che la questione trovi quanto prima una soluzione nel rispetto reciproco e soprattutto nel rispetto della legge. Con questa ulteriore spiegazione – conclude – ritengo di aver chiarito ai cittadini i termini della questione, non risponderò più a nessun ulteriore pretesto dei Sindacati, con loro ci vedremo dal Prefetto».

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