A Borgosesia nasce “l’ospedale dei giocattoli”

Dare una seconda vita ai giocattoli che non funzionano più. Ma anche a quelli che giacciono in soffitta consumati dal tempo, come ad esempio quel trenino elettrico che ha smesso di funzionare, la bambola di quando eravate piccole, o quella macchinina che ha perso un “ingranaggio” ed è lì a prender polvere in cantina. A farli rianimare ci può pensare l’equipe di “alunni-medici-tecnici” dell’Ipsia Magni di Borgosesia.

 

Apre, infatti, nella sede dell’istituto in via Marconi 8, a Borgosesia, la prima “Toy clinic” della Valsesia, rivolta a tutti coloro che hanno in soffitta balocchi cui sono (o sono stati) affezionati e che il tempo, l’usura o qualche guasto ha reso logori o inutilizzabili.

L’iniziativa, ideata dai docenti Roberto Maccarrone e Giordano Giacobino, è resa possibile dalle competenze offerte con i tre indirizzi attivi al Magni: il corso elettrico-elettronico, il corso meccanici e il corso moda. Unendo conoscenze, attrezzature e forze, grazie alla gamma coperta dai tre corsi, sarà possibile intervenire e aggiustare, o almeno tentare di farlo, varie tipologie di giocattoli.

 

Per fare qualche esempio tra i tanti, le ragazze del corso moda potranno occuparsi delle bambole creando o sistemando abiti, riparandone le cuciture o fornendo quella copertina o quel tettuccio in tessuto che mancavano alla mini-carrozzina; i ragazzi del corso meccanici si potranno cimentare con le parti in legno o in metallo dei giocattoli, mentre i ragazzi del corso elettrico ed elettronico potranno occuparsi di giocattoli più tecnologici o che vanno ad elettricità come i trenini o le macchinine.

 

Per usufruire del servizio è sufficiente rivolgersi alla sede di via Marconi dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, oppure telefonare al numero 0163.22227 per chiedere informazioni chiedendo dei professori Maccarrone (meccanici), Iuliucci (Moda), Testa (elettrici/elettronici).

Il giocattolo verrà preso in carico dall’equipe di “dottori” che valuterà il tipo di intervento e, come per ogni paziente di un vero ospedale, redigerà una cartella clinica. Alla restituzione sarà così possibile ricostruire quali cure o “interventi chirurgici” sono stati attuati.

 

L’attività di manutenzione o di riparazione avverrà nell’ambito delle attività di laboratorio della scuola professionale usufruendo di tutta l’attrezzatura presente in istituto. A supportare gli studenti-medici ci saranno invece i loro insegnanti di laboratorio e di materie tecniche. Verrà considerata, inoltre, nel computo delle ore di alternanza “scuola-lavoro” proprio per la specificità del progetto che mette in campo competenze di imprenditorialità, organizzative e di problem-solving che gli studenti del “Magni” potranno acquisire o migliorare per poi riutilizzarle in un proficuo inserimento nel mondo del lavoro.

 

I ragazzi dei corsi elettrico-elettronico, meccanici e moda rivolgono, dunque, un invito a tutti coloro che hanno a cuore la vita dei loro giocattoli o vogliano eseguire interventi di manutenzione a piccoli elettrodomestici.

 

 

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