Bobba: “Sono ormai 350 mila le organizzazioni del Terzo Settore”

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Vercelli – “In Italia il Terzo settore conta ormai 350 mila enti ed associazioni con qualcosa come circa 6 milioni di operatori, in gran parte volontari”. Lo ha detto l’ex sottosegretario al Welfare Luigi Bobba – uno dei padri della recente riforma legislativa del settore – al convegno organizzato sabato mattina al Modo Hotel dalla sezione inter provinciale Biella-Vercelli dell’Unione Nazionale Mutilati per Servizio (Unms) presieduta da Emanuele Caradonna. Ricordiamo che l’Unms rappresenta invalidi e mutilati che hanno svolto attività tra le forze dell’ordine e nelle forze armate.

Il tema del convegno (“L’impatto del Codice Terzo settore sull’assetto funzionale del mondo associativo” era rivolto a tutte le associazioni attive all’interno del no profit. Dopo le introduzioni di Caradonna e della presidente regionale Unms Micaela Allodi, si sono svolte le relazioni a cura di Bobba, del direttore del Centro territoriale per il Volontariato Simone Rosso e del presidente della sezione provinciale dell’Unms e componente del Comitato esecutivo, il generale Vittorio Ghiotto.

Tra le importanti novità introdotte dalle legge 106 dai successivi cinque decreti legislativi che hanno normato il Terzo settore, la possibilità di detrarre dal 30 (imprese) al 35 per cento delle tasse a chi fa donazioni alle organizzazioni no profit che svolgono finalità civiche, solidaristiche e di unità sociale; quindi la possibilità delle banche di emettere obbligazioni speciali, i cosiddetti “titoli di solidarietà”, e l’introduzione dei “social-bonus” sul modello dei già esistenti “art-bonus” a favore di chi ristruttura immobili pubblici per ricavare sedi o strutture per questo tipo di organizzazioni. Ma, soprattutto, il nuovo Codice consentirà di fare chiarezza sul diritto di enti o associazioni dalle finalità diciamo così opache di far parte a tutti gli effetti del Terzo Settore, in piena operazione trasparenza.

Tra le autorità presenti al convegno, il sindaco Maura Forte che ha portato il saluti della città agli intervenuti arrivati anche dall’Emilia, dalla Valle D’Aosta, dalla Lombardia e alla Liguria. Ha inviato un messaggio di augurio per la riuscita dell’evento il presidente nazionale Unms Antonino Mondello mentre si è scusato per la mancata partecipazione (doveva essere tra i relatori) l’assessore regionale alle Politiche sociali Augusto Ferrari, impegnato in una riunione di giunta in cui si trattavano tempi riguardanti il suo settore. 

Ha moderato il dibattito conclusivo il giornalista Enrico De Maria.

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