Bagnasco: “La nostra credibilità ci deriva dalla coerenza. E possiamo anche vincere”

Bagnasco in alto sulla destra tra la folla che gremiva il cinema Italia

In un cinema Italia che più gremito non si poteva (e a me ha ricordato un lontanissimo giorno di Natale in cui con mia moglie vidi “Amici miei” atto primo, con la sala leggermente diversa, ma con la gente pure seduta per terra), ieri sera Gabriele Bagnasco ha presentato, in sintesi, e con molta passione, il suo programma elettorale e i suoi 83 candidati. L’ha fatto con filmati ben studiati, con un’intelligente conduzione di Gianluca Mischiatti e con la sua provebiale ritrosia ad immergersi nel ruolo di protagonista delle scene, al punto di riuscire in qualche modo a dribblare il sincronismo tra la sua presenza sul proscenio, nel finale, e la musica calcolata di “Heroes” di David Bowie, mandando a monte l’effetto ben costruito da Federico Manachino.

Al ritmo trascinante del Duca Bianco (con il quale avrebbe rivaleggiato alla pari con i brani scelti da Corsaro, Olmo e Scheda) egli ha preferito citare (non cantandola) una frase della canzone “Chi ruba nei supermercati?” di Francesco De Gregori: Questa frase: “Tu da che parte stai?”. 

Gli serviva la frase dell’autore di “Rimmel” per dire con chiarezza, e commozione che “Noi (importante questo “noi”, ndr) stiamo prima di tutto dalla parte dei più deboli. Questa città ha bisogno di amore”. E scandendo queste parole, in un subisso di applausi, ha anche rilevato che l’età lo ha fatto diventare più sensibile.

Non aveva scelto la prima fila il medico vercellese, già due volte sindaco, per ascoltare gli interventi dei rappresentanti delle sue tre liste a sostegno (Pd, Civica, e Alleanza Europa Verde-Sinistra Italiana): se n’era stato in piedi, tra la gente, gustandosi le parole di quel “gruppo” variegato ma coeso, unito, e innervato da tanti giovani. Quel gruppo che gli ha fatto dire, riferendosi al primo incontro pubblico tra i candidati sindaco ospitato la sera prima: “Ripensando al dibattito di ieri, mi sono accorto che solo io parlando dei programmi e dei temi del confronto usavo il ‘noi’. Gli altri si esprimevano in prima persona singolare. E invece noi abbiamo quello spirito di gruppo che ci consentirà di vivere tutti assieme davvero una bella avventura. E io non perdo occasione per sottolinearlo”.

Prima che il candidato sindaco prendesse la parola, l’hanno fatto appunto i suoi candidati: politici e amministratori di esperienza e neofiti. Tra i primi, il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Alberto Fragapane, che a proposito del Gruppo consiliare Voltiamo Pagina è stato duro ed esplicito: “Pensavamo di aver con noi all’opposizione il secondo gruppo numericamente più grande dopo il nostro, ma ci siamo sbagliati perché il leader di quel gruppo è addirittura diventato il candidato sindaco del centrodestra. Candidando un leader dell’opposizione il centrodestra non solo ha perso la faccia, ma anche le elezioni e già in partenza, perché sia che vinca Bagnasco sia che vinca Scheda, il sindaco sarà qualcuno che direttamente o indirettamente ha votato contro il governo di questi anni”.

Bagnasco non si è fatto sfuggire l’assist e su Scheda è andato a sua volta giù pesante: “Non è normale che un socialista, tra l’altro da sempre sensibile ai problemi delle persone fragili, stia a capo della lista di un partito in cui ci sono Vannacci e Salvini. Non è che possiamo accettare qualunque cosa come se fosse inevitabile, non può andare bene tutto. Come spesso mi ricorda il mio amico Filippo Campisi, non è vero che siamo tutti uguali. E noi quindi, pur partendo da una posizione sicuramente di svantaggio, nutriamo fiducia perché sul piatto della bilancia possiamo mettere quella credibilità che ci viene dalla coerenza. Io qui guardo le vostre facce e so che, a differenza dei nostri avversari, queste facce saranno sempre le stesse”.

Prevedendo che, conti alla mano (ma attenzione alle possibili sorprese delle liste civiche), vista la forza dei partiti tradizionali, la competizione sarà alla fine Scheda contro Bagnasco, il candidato del centrosinistra ha detto: “Non sarà facile scalfire la solidità del gruppo dei partiti di centrodestra, ma io ho già vissuto esperienze analoghe che si sono concluse con una vittoria naspettata”. E ha concluso con un richiamo esplicito alla pace affermando il suo disorientamento sul fatto che la spesa pubblica per la sanità stia calando quando, contestualmente, cresce quella per il riarmo.

Edm

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1 commento

  1. Noi
    Il buon Bagnasco del “noi”
    compie un piccolo errore.
    Dice l’opposto del vero.
    Se la sua figura è certo rispettabile
    e il suo volto (molto) meno repellente
    (affatto ripugnante)
    di più d’un presunto capopopolo in lizza
    .. dice giusto l’opposto della realtà
    quando si esprime,
    come riportato a chiosa dell’articolo,
    ..
    affermando il suo disorientamento
    sul fatto che “la spesa pubblica per la sanità
    stia calando quando,
    contestualmente, cresce quella per il riarmo”.
    ..
    fenomeni dei quali il suo partito
    .. che è il Pd .. anche se “non sembra”
    per tale “evoluzione”
    (pluridecennale nel primo caso
    in apparenza, bruciante e attuale, il secondo)
    è ed è stato a livello nazionale
    più che Fondamentale. Molto impegnato,
    profondamente convinto ad essecondare
    i poteri antinazionali.
    ..
    Lui è stato “in sonno”, lontano dall’agone politico
    per molti anni, quindi certamente ne è esente da colpe
    .. ma proprio lui non dovrebbe usare il “noi”, ma “io”
    in quanto piuttosto verginalmente incolpevole,
    al contrario di qualche suo megalomane competitore!
    ..
    E, persino Fragapane, incredibile,
    dice (lui .. noi) la cosa giusta, spinto dall’assurdità del “nemico”:
    ..
    “Pensavamo di aver con noi all’opposizione
    il secondo gruppo numericamente più grande dopo il nostro,
    ma ci siamo sbagliati perché il leader di quel gruppo
    è addirittura diventato il candidato sindaco del centrodestra.
    Così facendo, non solo hanno perso la faccia,
    ma anche le elezioni perché se le vinceranno
    si troveranno a gestire progetti
    contro i quali hanno sistematicamente votato contro,
    denunciando il fallimento di cinque anni di politica amministrativa”.
    ..
    Pensavamo fosse amore .. invece era un calesse.
    Anche bagnasco leva il suo proposito d’Amore ..
    .. ma, suvvia, era inevitabile .. l’han fatto (quasi) tutti!!
    ..
    Tutte tesi che, depurate della minima faziosità data dalla politica
    sembra inoppugnabile e meraviglia che l’abbia scritta (?) anche Fragapane.
    Bravo (davvero).
    ..
    E’ forse vero che queste votazioni saranno piuttosto imprevedibili
    ciascuno dei 4 principali candidati potrebbe accedere al ballottaggio
    (io, come cittadinio, non vedo in una vittoria al primo turno)
    e l’esito dipenderà soprattutto
    1. dallo stato d’animo e dalle capacità di valutazione
    dei cittadini non politicizzati (la gran parte)
    verso le Persone dei candidati
    di fronte al fallimento dei partiti nazionali
    2. le indicazioni di voto o i silenzi
    dei non “qualificati” alla finale.
    3. i non votanti del secopndo turno
    Se un gran numero di vercellesi
    non si farà attrarre
    dagli specchietti per le allodole
    ma dalle persone dei candidati
    ha ragione Bagnasco:
    anche lui (! loro) ha (/hanno)
    delle possibilità di prevalere.
    ..
    Sigla di Canzonissima 1960 – “Tu, lei ,lui, voi, noi” cantata dal cast tra cui Flo Sandon’s, Nilla Pizzi, Mina, Johnny Dorelli, Wilma De Angelis, Bruna Lelli, Joe Sentieri, Nunzio Gallo, Tony Dallara, Giacomo Rondinella, Miranda Martino, Nicola Arigliano e Stella Dizzy. Flo Sandon’s si classificò seconda con il brano “Serenata a Margellina” con la quale vinse il Festival di Napoli del 1960.
    https://www.facebook.com/watch/?v=628301925522163

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