Erano risultati positivi, seppure asintomatici, al Covid, e dovevano dunque rimanere nella loro abitazione in quarantena. Ciononostante, tre cittadini di origine dominicana, due donne e un uomo, sono andati lo stesso a ballare mercoledì sera all’”Ice Cacimba” di via Scalise 1, un club privato notoriamente frequentato dai loro connazionali residenti in città.
Solo che, a tarda notte, fuori dal nel locale è scoppiato un furioso diverbio tra due persone (una delle quali, visibilmente ubriaca, era appena uscita dal circolo) e, per sedarlo – dopo le telefonate al 112 dei vicini di casa – sono intervenuti le Volanti della Polizia ed una pattuglia del Radiomobile dei carabinieri. Dopo aver riportato la situazione alla calma, polizia e carabinieri hanno identificato diverse persone sia all’esterno sia all’interno del locale.
A quel punto, le forze ordine, come prescrivono la norme anti-Coronavirus sugli assembramenti, e avendo ben presente che tempo fa lo stesso circolo, con il suo “gemello” Divina di via Filippone, era stato precauzionalmente chiuso dagli stessi titolari proprio per problemi legati alla pandemia, si sono collegate con la Banca dati Covid Asl, scoprendo così che due donne ed il convivente di una di loro erano sotto quarantena in quanto risultati positivi al Covid, e dunque, essendo obbligati al “confinamento domiciliare”, non avrebbero potuto essere lì.
Nei confronti dei tre è scattata la denuncia di “epidemia colposa”, mentre, su segnalazione del questore Sergio Molino, il sindaco Andrea Corsaro ha emesso un’ordinanza di chiusura del locale “fino al superamento delle condizioni che hanno determinato l’adozione del provvedimento”.
Il presidente del circolo dovrà provvedere anche alla sanificazione dei locali, mentre tutte le persone trovate all’interno del club dovranno sottoporsi al tampone e, in caso di positività, la stessa sorte toccherà ai familiari e alle altre persone normalmente frequentate.
C’è Poco da dire! La legge è legge!! … ? … E pensare che alcuni tipi di ballo a Santo Domingo hanno effetti curativi, e anche gli altri non lo escluderei: https://www.youtube.com/watch?v=RPSx5n26BeI
Secondo il permissivo e complottista ilSole24ore prudentemente ipotizza che non esisterebbe tale configurazione di reato per il covid19:
(..) Concludendo, anche se di regola le forme di contagio per contatto fisico non si pongono, per le loro caratteristiche intrinseche, come antecedente causale del fenomeno epidemico (il cui evento tipico, lo si ribadisce, si connota per la diffusività incontrollata del contagio all’interno di un numero rilevante di soggetti e per una durata cronologicamente limitata, che reca con sé, in ragione della capacità di ulteriore espansione e di agevole propagazione, il pericolo di contaminare una porzione ancor più vasta di popolazione), la dolosa o colpevole propagazione del virus COVID-19 da parte di chi si sia deliberatamente sottratto alle misure legalmente imposte dalle autorità, ed abbia così cagionato – secondo un preciso percorso causale, la cui dimostrazione è tutt’altro che agevole – l’evento diffusivo, parrebbe – il condizionale è d’obbligo in difetto di precedenti giurisprudenziali – sfuggire a questa regola, e quindi ammettere la contestazione del sopra citato reato.
https://www.diritto24.ilsole24ore.com/art/dirittoCivile/responsabilita/2020-03-30/covid-19-impatto-trasversale-mondo-diritto-responsabilita-reato-epidemia-colposa-124130.php
questa denuncia andrebbe fatta a Tiramani quando si era opposto alla chiusura del pronto soccorso di Borgosesia sfidando le direttive emesse dal Direttore generale dell’ asl Vc, CHIARA SERPIERI,la quale ha istruito alla formazione di un percorso COVID come da indicazioni ministeriale e regionale.
Di caritatevoli , hu , non ci credo per niente. Tiriamo fuori i dirigenti medici responsabili del disastro covid nel bacino valsesiano : su ordini dei politici, alcuni medici rifiutavano di eseguire i tamponi o accertamenti sui pazienti ricoverati e sul personale, e non applicano le direttive aziendali.
Scacallaggio : propaganda politica per la visibilità in periodo covid.