Con una scelta molto interessante, il sindaco di Trino Daniele Pane, rifacendosi al nuovo DPCM di Conte, ha emesso un’ordinanza che vieta ai Self 24 Ore che distribuiscono bibite (alcuni anche alcoliche), panini, caffè, merendine, etc., di operare da oggi e fino al 13 novembre dalle 21 alle 6 del giorno successivo perché di fronte a questi distributori automatici si formano spesso proprio quegli assembramenti adesso espressamente vietati; assembramenti che nessuno riesce a controllare perché lì, a differenza dei bar, non c’è nessun esercente che possa far rispettare le norme.
Il problema era stato segnalato a lungo nei mesi scorsi, anche durante il lockdown quando, essendo i bar costretti alla chiusura, tutti affollavano puntualmente questi distributori, entrando spesso (specie di notte) anche in gruppo negli angusti locali che queste strutture occupano. E se è vero che i titolari di questi Self fanno di tutto per invitare al rispetto delle norme (con cartelli di invito ai distanziamenti ben precisi ed evidentri) e che che tutti quelli che distribuiscono anche bibite alcoliche (a Vercelli, ad esempio, sono due su sei) ne interrompono la vendita, secondo la legge, da mezzanotte alle sei, è pur vero che il problema sollevato nell’ordinanza da Daniele Pane esiste.
Infatti, anche di giorno (ma figurarsi la notte, e soprattutto adesso che i car devono chiudere a mezzanotte) questi locali, non presidiati, diventano centri assai pericolosi di assembramento, come rileva l’ordinanza di Pane che recita testualmente, citando il nuovo DPCM di Conte, “Le disposte restrizioni sulle attività dei servizi di ristorazione in assenza di consumo al tavolo dopo le ore 21 possono determinare pericolose situazioni di compresenza incontrollata di avventori presso tali attività commerciali”.
Di qui l’ordinanza che “sospende dal 15 ottobre e sino al 13 novembre compreso lo svolgimento dell’attività di vendita mediante apparecchi automatici effettuata in appositi locali ad essa adibiti in modo esclusivo, definita dall’art. 17 co. 2 lettera b della L. R. 38/2009, dalle ore 21 allE ore 6 del mattino seguente”.
E’ il primo provvedimento del genere in provincia di Vercelli: farà scuola?
Andiamo incontro un dilagare di frammentarie disposizioni a carattere locale, ESSENDO STATE PREVISTE DA CONTE NEL SUO ULTIMO DPCM, che deresponsabilizzano il Governo che gia’ aveva largamente esautorato il Parlamento … si amplificano così attriti e competizioni fra il “popolo” ed enti locali .. Caos!