Vercelli – Grazie all’Ascom e, in particolare, al neo assessore comunale allo Sport e Agli Eventi Mimmo Sabatino – che intanto si è correttamente dimesso da tutte le cariche in Confcommercio, cioè da consigliere Ascom e da presidente provinciale di Federmoda per incompatibilità con l’incarico di amministratore – ottanta vercellesi, per la maggior parte commercianti, e in diversi con le loro famiglie, hanno vissuto mercoledì scorso un’esperienza davvero intensa partecipando all’ultima udienza generale – prima delle vacanze estive – di Papa Francesco, che si è tenuta in piazza San Pietro.
Sabatino ha organizzato tutto nei dettagli ed i partecipanti all’evento lo hanno ringraziato, compatti, per la sua solerzia. Grazie al suo spirito di iniziativa hanno potuto infatti vivere un’esperienza indimenticabile, condividendola con migliaia di fedeli provenienti da tutto il mondo, addirittura dall’Australia, oltre che dal Sudamerica, dagli Usa, da molti Paesi europei e da diverse parrocchie italiane.
Sono partiti in quarantotto da Vercelli, da piazza Pajetta, alle 20,30 di martedì, salutati da uno dei vice presidenti provinciali Ascom, Angelo Santarella, e, all’ingresso del colonnato di piazza San Pietro, sono stati raggiunti da altri trentadue, tra i quali un’altra vice presidente dell’Ascom, Manuela Cerruti, e dal direttore dell’Associazione di via Duchessa Jolanda Andrea Barasolo.
I vercellesi hanno potuto salutare da vicino il Santo Padre, che si è avvicinato loro con la “Papa Mobile” e quindi hanno ascoltato il suo messaggio, riletto poi in diverse lingue (dal francese all’inglese, dal tedesco all’arabo, dal portoghese allo spagnolo fino al polacco), nel quale Bergoglio ha sottolineato uno dei capisaldi del suo Pontificato, vale a dire che “chi si fa comandare dall’egoismo non può considerarsi un buon cristiano”.
Prima dell’udienza, in piazza San Pietro, sotto un sole martellante (ma l’esperienza era tale che tutti hanno sopportato il disagio del caldo senza particolari problemi) la delegazione vercellese ha fatto avere a Bergoglio doni emblematici della nostra terra, e cioè: il “Rosone in argento” di Sant’Andrea realizzato dalla gioielleria Ambrosini e offerto dall’Ascom; il volume di Gianna Baucero “Il libro che visse due volte” messo a disposizione dall’autrice; poi tre volumi acquistati dall’Ascom alla libreria Giovannacci “800 anni di emozioni, l’abbazia di Sant’Andrea” di Andrea Cherchi; “Basilica di Sant’Andrea” di Roberto Casazza, e “Nuovo Tempio nell’Università israelitica” di Giuseppe Raffael Levi; e ancora: un’icona di Antonella Lilly Callari offerta dalla Vetreria “L’Artigiana” di Vercelli; un olio su tela offerto dalla fotografa Lella Beretta; un’incisione di Roberto Gianinetti offerta dalla collezione privata di Orlando Monteleone (uno dei trentadue vercellesi trovati al colonnato di San Pietro), e una confezione di riso donata dalla riseria “Cascina Belvedere” di Bianzè.
Ha chiuso l’Udienza generale la benedizione, preceduta dal Padre Nostro letto in latino da tutta la grande folla radunata in piazza San Pietro: particolarmente suggestiva la presenza di numerose coppie di sposi, accorse per ricevere la benedizione papale.
Dopo l’udienza generale, la delegazione vercellese ha fatto tappa in un caratteristico ristorante e quindi ha visitato i luoghi più conosciuti e caratteristici di Roma (da Fontana di Trevi a Trinità dei Monti, dall’Altare della Patria al Colosseo), tutti affollati di turisti e quindi la sera stessa è ripartita per Vercelli, dove ha fatto ritorno alle cinque di mattina.
Subito, Mimmo Sabatino è stato subissato di richieste per un un “bis” particolarmente significativo: ad esempio in molti gli hanno già chiesto di prevedere una gita analoga a Milano o a Cortina per le Olimpiadi invernali del 2026. Quando si dice muoversi per tempo.
Edm
