Anche la CDJ, come Baglioni al Civico, ha fatto il l’”esaurito” al Dugentesco

Se il tutto esaurito del concerto di Claudio Baglioni ieri sera al Civico era assicurato, fin dai primi minuti in cui s’erano aperte (e subito chiuse) le prenotazioni on line – dell’evento parleremo successivamente -, non altrettanto si poteva prevedere per il concerto di musica da camera in programma contemporaneamente al rinnovato Dugentesco.

Invece anche la Camerata Ducale Junior (nella fattispecie Giulia Rimonda al violino, Matteo Introna alla viola ed Ettore Pagano al violoncello), con i mastri preparatori Andrea Obiso (violino) e Massimo Spada (pianoforte) ha fatto il sold out al Dugentesco, come sottolineato, con gioia, anche dall’assessore agli Eventi culturali Gianna Baucero, presente in sala. Certo i due eventi non sono confrontabili, tuttavia c’è da salutare con soddisfazione la doppia e bella riuscita di una doppia serata di musica nella nostra città.

La CJI, integrata da due grandi strumentisti come Obiso e Spada ancora una volta ha fatto centro dimostrando che il lavoro svolto soprattutto da Giulia Rimonda sta producendo risultati davvero rilevanti anche nella città di Rosetta, Robbone e Gilardino.

Il concerto verteva su un Trio archi e pianoforte, famoso e stupendo qual è il numero 5 in re maggiore di Beethoven, il “Geistertrio”, e sul Quintetto in fa minore di César Franck. La CDJ e i due maestri preparatori hanno fornito esecuzioni impeccabili che hanno conquistato il pubblico della sala da concerto ancora oggi per antonomasia di Vercelli. Agli scroscianti applausi finali, i cinque concertisti hanno risposto con la parte finale “L’Allegro ma non troppo, ma con fuoco” (e che fuoco!) del Quintetto di Franck.