La Pannocchia di riso d’oro a Rondolino, il creatore di “Acquerello”

 

Vercelli – La Famija Varsleisa ha assegnato il prestigioso riconoscimento “Pannocchia di riso d’oro” 2018 – che premia le eccellenze nel settore dell’agricoltura – all’inventore del Riso Acquerello Piero Rondolino.

Settantaduenne torinese, Rondolino ha compiuto una vera rivoluzione copernicana nella sua tenuta, la “Colombara” di Livorno Ferraris, creaando una varietà di riso unica al mondo (oggi si esporta in 50 Paesi) che si chiama appunto “Acquerello”. L’idea è stata quella di utilizzare il Carnaroli – oggi il “re” dei risi, ma quando egli incominciò a trattarlo, pressoché sconosciuto – facendo invecchiare il risone, cioè il riso grezzo, prima di trasformarlo in riso bianco e attuare, per arrivare al risultato, la lavorazione con l’elica che consente lo sbiancamento del riso utilizzando una tecnica che produce lo sbiancamento tramite lo sfregamento dei chicchi. Dopodiché, il riso, lavorato in questo modo (gran parte del raccolto viene invecchiato per un anno, prima di essere lavorato, ma l’uno per cento della produzione della Colombara viene invecchiato finito a sette anni) viene conservato nelle caratteristiche lattine sotto vuoto spinto, ormai sempre più conosciute dai consumatori.

Ricordiamo che la tenuta Colombara è stata scelta dal grandissimo fotografo Gianni Berengo Gardin per realizzarvi uno dei più grandi libri fotografici che siano mai stati dedicati al mondo del riso. Il Il volume si intitola appunto “Il racconto del riso”. Inoltre, due bravissimi fotografi vercellesi, Cele Bellardone e Dino Boffa, basandosi proprio sul lavoro di Berengo Gardin alla Colombara, hanno realizzato un interessante volume che racconta proprio la “Storia di un libro, quello del loro maestro.

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