Alla Svizzera il 73° “Viotti”: strabiliante il “Rach3” di Dominic Chamot

Con una superlativa interpretazione del Concerto n° 3 di Rachmaninoff (il celeberrimo e impervio “Rach3”),  il ventottenne pianista svizzero, nato a Coilonia,  Domic Chamot ha vinto ieri sera al Civico la 73a edizione del Concorso Viotti, portandosi a casa 16 mila euro in totale: i 14 mila del primo premio, intitolato all’avvocato Eusebio Ferraris, e consegnato dal sindaco Andrea Corsaro, il premio del pubblico, da quest’anno dedicato al professor Alessandro Malinverni, e consegnato dalla figlia Piera dell’illustre penalista, e il premio “Sorelle Garino”, consegnato dal sindaco di Fontanetto Po Riccardo Vallino. Il premio “Soroptimist” di 1000 euro è stato diviso fra tre donne sudcoreane che avevano preso parte alla prima prova eliminatoria, visto che nessuna concorrente è riuscita quest’anno ad andare oltre il primo turno.

Secondo premio di 6 mila euro al belga Valère Burnon, 24 anni,  che nella finale con l’orchestra, ha pure suonato il “Rach3”; terzo, di 4 mila euro, al trentaduenne italiano di Enna Giuseppe Guarrera, che ha eseguito il Concerto numero 1 di Liszt.

La giuria internazionale, presieduta dal direttore artistico del Concorso Pietro Borgonovo, ha annunciato la classifica poco dopo la mezzanotte, ma stando all’applauso interminabile che ha accolto l’esibizione di Chamot, possiamo affermare che mai come quest’anno, subito dopo aver ascoltato i tre finalisti, il verdetto appariva scontato, lampante.

Magnifica l’Orchestra Sinfonica di Milano diretta da Francesco Ommassini, con un vercellese come primo flauto, Nicolò Manachino. Come sempre magistrale la conduzione della serata da parte di Paolo Pomati. Un caldo applauso del pubblico per Maria Arsieni Robbone, che ha seguito le premiazioni dalla platea.

Edm