Martedì alle 10,30 a Borgo Vercelli i funerali del diacono Manfrinato. Il commosso ricordo della Cri

 

Vercelli – Una malattia inesorabile e veloce si è portato via in pochi giorni Gianfranco Manfrinato. Aveva 75 anni e, da quasi venticinque anni, era il diacono che accompagnava i nostri defunti all’interno del cimitero di Billiemme, recitando l”Eterno riposo” e avendo sempre una parola di conforto per tutti  i familiari, i parenti e gli amici.

I funerali saranno celebrati domani, martedì, ale 10,30, nella chiesa parrocchiale di Borgo Vercelli, il suo paese.

Ordinato diacono nel 1989 dall’arcivescovo Albino Mensa era attivissimo in tutto il circondario del suo paese, ma era soprattutto un punto di riferimento indispensabile per don Alberto Colombo, in quanto si occupava dell’agenda dei funerali  al cimitero di Billiemme.

Tutta la Chiesa Eusebiana lo piange con affetto e commozione. Ha scritto don Gianfranco Brusa, che per anni ha condiviso con lui il diaconato sulla sua pagina Facebook: “Mentre sono Pellegrino nella terra di Gesù, mi giunge la notizia della morte del Diacono Gian Franco Manfrinato. Provo tanto dolore per la perdita di un fratello, di un amico. Siamo stati tanti anni diaconi della Chiesa Eusebiana e abbiamo condiviso tanti momenti belli insieme. Esprimo ai familiari, all’Arcivescovo Marco a tutti i Diaconi Vercellesi le “mie condoglianze assicurando preghiere per il cristiano suffragio per l’amico fraterno Don Gian Franco. Riposa in pace”.

Parole di profondo affetto e di riconoscenza per tutto ciò che Manfrinato ha fatto per la Chiesa vercellese anche da parte di monsignor Sergio Salvini, parroco di San Cristoforo.

Questo l’affettuoso ricordo della Croce rossa di Vercelli:

“Il Comitato di Vercelli di Croce Rossa Italiana si unisce al dolore dei  familiari per la perdita del caro Gianfranco, scomparso sabato 1 febbraio dopo una breve malattia.

Gianfranco  Manfrinato, classe 1945, è entrato in Croce Rossa  nel  Corpo Militi Volontari del Soccorso CRI  intorno ai primi anni Settanta. Ha ricoperto la carica di Consigliere prima e di Comandante del Corpo Militi del Soccorso poi.

È sempre stato gentile premuroso e capace nel soccorrere quanti hanno avuto bisogno della sua opera di Volontario.

Il grande vuoto che lascia nei pensieri di chi lo ha conosciuto nell’ambito di Croce Rossa  (che ha lasciato agli inizi degli anni Novanta), è compensato dal grande esempio di Vita che ha saputo dare a tutti quelli che ha incontrato”.

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