600.000 lavoratrici e lavoratori da 7 anni e mezzo senza contratto: venerdì 13 scatta sciopero nazionale del settore Multiservizi

Sarà una giornata di sciopero generale nazionale, quella di domani venerdì 13, per i lavoratori del settore multiservizi (pulimento, sanificazione e servizi integrati): sono ben 600.000 le lavoratrici e i  lavoratori che da sette anni e mezzo sono senza contratto. Nessuna trattativa, con associazioni e imprese che sfuggono al confronto e negano il rinnovo del CCNL. Le lavoratrici e I lavoratori dei servizi di pulizia e sanificazione, svolgono attività fondamentali e un ruolo ritenuto essenziale per il contenimento del contagio nei presidi ospedalieri, nelle Rsa, nelle case di cura, nelle scuole, nelle università, nei tribunali, nelle fabbriche e negli uffici pubblici e privati, esponendosi in prima linea per garantire l’accessibilità dei luoghi che senza la loro opera, non sarebbe possibile. In questo momento così difficile e drammatico per il paese, le aziende stanno esasperando le lavoratrici e i lavoratori e si stanno assumendo la responsabilità di creare disagi, disservizi e rischi per cittadini ed operatori.

Una situazione ritenuta vergognosa e inaccettabile sia dai lavoratori del settore che dalle organizzazioni sindacali, che hanno così optato per un segnale forte, con cui sensibilizzare e richiamare l’attenzione generale su uno scenario critico, che lamenta l’immediata necessità di un nuovo Contratto di Lavoro. “Venerdì – evidenzia Lara Danesino, segretario generale della Filcams Cgil Vercelli Valsesia – le lavoratrici e i lavoratori del comparto pulizie, multiservizi e servizi integrati scioperano a livello nazionale per il rinnovo del Contratto Nazionale scaduto da oltre 7 anni. Lavoratrici e lavoratori che guadagnano in media 7 euro lordi, pur svolgendo un ruolo essenziale per tutti noi. Pulizia e sanificazione di tutti gli ambienti di lavoro e socialità di cui ognuno di noi (nessuno escluso) usufruisce quotidianamente. Durante questi mesi in cui siamo ostaggio di questo maledetto virus, hanno garantito le sanificazioni dei nostri ospedali, con turni massacranti e senza adeguate protezioni. Si tratta di un comparto che non vanta la visibilità dell’industria, dei trasporti, del commercio o del pubblico impiego. Io credo che gli sia dovuto. Sono frammentati. Sono in appalto. Non hanno la stessa storia sindacale e di rivendicazione su cui vivere di rendita. Ma hanno diritto alla stessa dignità. Lo dico senza polemica. Lo dico per sensibilizzare la partecipazione fisica ed emotiva, nonché quella mediatica. Non possono continuare a esserci lavoratori di serie A e di serie B in questo Paese. Non è giusto. È giusto dare a tutti la medesima importanza. Purtroppo i regimi Covid ci impediscono ogni tipo di mobilitazione. Negli ospedali le sanificazioni verranno comunque garantite”.

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