Zanoni e Perfumo, sentenza Expo: “Raddrizzata una cosa storta”

Riceviamo e pubblichiamo

E’ stata raddrizzata una cosa storta.

Questo è il primo pensiero che abbiamo avuto alla lettura della sentenza di oggi, che ci ha assolti con formula piena sulla vicenda Expo Vercelli, decretando che il fatto non sussiste.

Abbiamo vissuto questi tre anni della vicenda processuale con la sensazione di essere nel posto sbagliato. Non dimenticheremo le emozioni della prima volta che siamo entrati nell’aula di un tribunale, che abbiamo ascoltato le deposizioni dei testi, che siamo stati interrogati come imputati.

In questi tre anni, ci ha aiutati la convinzione di aver agito sempre in maniera corretta, nel ruolo politico e amministrativo come nella vita di tutti i giorni.

Ci ha aiutati il supporto delle persone che ci sono vicine, le nostre famiglie, gli amici, i sostenitori di SiAmo Vercelli. La stima e la professionalità dei nostri avvocati.

Soprattutto ci ha aiutati la fiducia che “alla fine vincono i buoni”, come nei film che ci piacciono.

Non torneremo sul perché la vicenda sia partita a inizio 2015, quale sia stato il clima politico in cui si è innestata, quali i ruoli, più o meno consapevoli, giocati da alcuni. Non ci rammaricheremo neppure del fatto che, a rimetterci, sia stato un progetto come Expo Vercelli e i suoi obiettivi di mettere in movimento le forze migliori della città.

La sentenza di oggi ci restituisce tutte le energie e l’entusiasmo per riprovarci.

Gian Luca Zanoni e Alberto Perfumo

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