Si terrà venerdì 5 ottobre alle 21 nella sala conferenze di Villa Paolotti a Gattinara la presentazione del libro “Nelle alte vite” (Marcovalerio), scritto da Pietro Salvati, pseudonimo dietro al quale si cela il gattinarese Roberto Travostino che devolverà il ricavato delle vendite all’associazione San Vincenzo.
La trama si sviluppa a Torino dove il protagonista, Don Gabriele, si interroga sulla certezza e sul dubbio di una vocazione, domandandosi e cercando risposte, fin da quando, non ancora sacerdote, evade dal seminario per fare esperienza concreta di quel Male astrattamente definito e temuto fra le mura sicure della propria cella.
In una Torino notturna, avvolta dalle tenebre e dalle luci sgargianti dei locali, Don Gabriele compie il suo personale pellegrinaggio ai margini del Male: un nightclub, i marciapiedi dove sostano le prostitute, un cinema per adulti. Senza mai prendervi attivamente parte.
«Il protagonista – spiega l’autore – si chiede cosa sia il peccato e la natura del male e della sofferenza, e pensa che ci sia qualcosa di più che un’immagine teologica del peccato, da qui la sua ricerca sulla natura del male, non potendo rispondere dal punto di vista teologico a questi interrogativi, cerca di dare una risposta pratica, trovandosi direttamente, in prima persona, di fronte al male concreto ai margini della società, dove se non trova una risposta metafisica trova il vero significato “terreno” che spazzerà, in un certo modo i suoi dubbi».
Roberto Travostino, è insegnante di religione all’I.P.S.S.A.R. “M. Soldati” di Gattinara, ha scelto lo pseudonimo Pietro Salvati perché Pietro nella nostra lingua ha un significato evidente, chiaro, concreto, per quanto riguarda il cognome Salvati, Travostino lo ricava dalle storie dei suoi libri dove i protagonisti si salvano: fanno una scelta di vita che li rende, appunto, dei salvati.





