Vertice in Regione con il Ministro De Micheli: accelerare i tempi della ricostruzione del ponte di Romagnano Sesia

Le infrastrutture piemontesi sono state al centro di un vertice in videoconferenza oggi tra il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore regionale ai Trasporti e Opere Pubbliche Marco Gabusi e i rappresentanti istituzionali dei territori.

Tre le questioni sul tavolo: il completamento dell’Autostrada Asti-Cuneo, il ripristino della viabilità del Colle di Tenda devastato dall’alluvione del 2 e 3 ottobre e la ricostruzione del ponte di Romagnano Sesia, anch’esso spazzato via dalla furia della tempesta Alex.

È stato fatto il punto sulla situazione del ponte crollato a Romagnano Sesia nell’alluvione del 2 e 3 ottobre con i sindaci, le istituzioni e i tecnici dei territori novaresi e vercellesi colpiti dalla calamità. L’attenzione è stata concentrata sui tempi necessari per la realizzazione di un ponte funzionale al collegamento tra le province di Novara e Vercelli, da cui discende anche la decisione del percorso da realizzare. L’assessore Gabusi ha ricordato le questioni sul tavolo: “Da un lato – ha sottolineato – abbiamo la necessità della realizzazione del ponte definitivo, ammesso che ci sia la copertura economica, che potrebbe richiedere anche due anni e mezzo e dall’altro la possibilità di avere rapidamente un ponte provvisorio utilizzando una copertura sul ponte ferroviario esistente. Ma c’è anche la possibilità di un ponte a noleggio prospettata dai sindaci di Romagnano e Gattinara, certamente oneroso. In ogni caso non possiamo attendere i tempi ordinari, è necessario un percorso commissariale tipo “Ponte Morandi” che ci consenta di superare almeno le difficoltà amministrative”.
La prossima settimana è convocata una riunione tecnica per definire i tempi per la progettazione e costruzione del ponte definitivo, dai quale discenderà la decisione sulla necessità o meno di un ponte provvisorio.

Per quanto riguarda l’Asti-Cuneo «per completare tutta la parte autorizzativa per l’apertura del cantiere – ha confermato il ministro De Micheli – oggi firmerò il decreto interministeriale, che sarà controfirmato dal Ministro dell’Economia. Sottolineo la richiesta molto forte da parte dei parlamentari di poter seguire i tempi autorizzativi delle opere connesse alla realizzazione dell’autostrada. Per questo abbiamo previsto per la definizione più puntuale, sia delle opere connesse alla realizzazione dell’autostrada, sia dei tempi del cantiere, una metodologia già utilizzata: chiederemo ai Prefetti di convocare dei tavoli alla presenza del concessionario, delle istituzioni regionali e comunali per poter valutare l’impatto delle attività».

Nel corso dell’incontro è emersa la richiesta del territorio per l’accesso gratuito agli ospedali di Alba e Bra dall’autostrada. «Su questo – ha specificato il ministro De Micheli – occorre fare ancora un approfondimento quando avremo definito i dettagli di pedaggiamento e avviare il dialogo con il concessionario con l’obiettivo di rispondere positivamente alla richiesta».

«I disagi per l’apertura dei cantieri dell’Asti-Cuneo il territorio li sopporterà volentieri, perché da 30 anni soffriamo quelli dovuti alla mancanza della strada e nei decenni passati non si è visto aprire nessun cantiere», ha commentato il presidente Cirio, rassicurando il Ministro sulla reazione del territorio all’apertura dei lavori.
«Sono convinto – ha aggiunto il Presidente – che quando i cittadini li vedranno partire avranno un’iniezione di fiducia. L’accordo con la società Asti-Cuneo garantisce, inoltre, che non si pagherà il pedaggio per raggiungere il nuovo ospedale di Verduno, principio fondamentale per tutto il territorio di Alba, Bra, Langhe e Roero. Rimane aperto il tema delle opere di accompagnamento. La conferenza dei servizi che definirà il secondo lotto dovrà pronunciarsi sull’attualità di interventi definiti una decina di anni fa, e magari rimodularli in base alle esigenze che si sono nel frattempo manifestate».

L’altro tema oggetto dell’incontro è stato il futuro del Colle di Tenda, devastato dall’ultima alluvione del 2 e 3 ottobre, sul quale insistono esigenze di dialogo con la parte francese. Il Ministro ha sottolineato come siano emersi due elementi importanti: il primo la valutazione dell’itinerario già proposto in passato di un ‘Tenda bis’: «Dovremo essere pronti – ha specificato – con la valutazione e la verifica della seconda canna per fine novembre, quando faremo la proposta all’incontro intergovernativo con la Francia».
Il secondo elemento riguarda il commissariamento dell’opera: «La richiesta della nomina di un commissario per il Tenda – ha sottolineato il governatore Cirio – deriva dal fatto che il ripristino del collegamento è una questione talmente delicata e complicata che necessita di una figura che possa interfacciarsi con la Francia a nome del Governo italiano. Soltanto una figura commissariale potrà garantire, anche alla luce di questa nuova ipotesi progettuale, tempi rapidi e certezza di realizzazione di un’opera fondamentale».

Il ministro De Micheli ha confermato l’inserimento dell’opera nell’elenco dei commissari inviato alla Presidenza del Consiglio: «È questione di pochi giorni, faremo il passaggio dell’intesa con il Ministero dell’Economia, dell’acquisizione del parere del Parlamento e successivamente il Presidente del Consiglio potrà nominare il Commissario».

Aggiornamento importante anche per il ripristino della ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza. «Oggi – ha sottolineato il Ministro – sono attivi due treni sul fronte ferroviario. Il ripristino della ferrovia è previsto per il mese di febbraio. Stiamo cercando di accelerare l’intervento, ma il cantiere in una stagione invernale procederà in maniera meno rapida. Anche per il rafforzamento del servizio rivolto ai lavoratori pendolari e ai turisti ci sono più ipotesi che stiamo valutando con RFI e che proporremo agli amministratori locali nel 2021. Dovrà essere un investimento però condiviso con la Francia».

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