Vercelli ricorda Primo Levi e quando pubblicò per prima Se questo è un uomo

Tra i vari meriti che Vercelli può vantare in campo culturale uno dei più importanti, e ancora poco conosciuti ai più, è quello di aver dato alle stampe per prima l’opera più famosa di Primo Levi, Se questo è un uomo.

Era il 1947. Levi aveva lavorato al libro per due anni, ma non aveva ancora trovato un editore disposto a pubblicarlo. Il caso volle che egli fosse amico di Silvio Ortona, un avvocato ebreo nato a Casale Monferrato. I due si erano conosciuti a Torino prima che Levi fosse deportato ad Auschwitz e tra il 1941 e il 1943 si erano frequentati a Milano. Erano non solo amici, ma anche parenti, poiché Ortona sposò dapprima una cugina della madre di Levi e successivamente una cugina dello stesso scrittore.

Dopo varie vicissitudini Ortona offrì a Levi l’opportunità di pubblicare su L’Amico del Popolo l’opera Se questo è un uomo, che era ancora in attesa di un editore. Levi accolse l’offerta e così il 29 marzo 1947 vide la luce un capitolo, sotto forma di racconto intitolato Il viaggio, di quello che sarebbe diventato uno del libri più importanti e famosi del mondo. In quel tempo, però, l’opera non portava ancora il titolo che oggi conosciamo, bensì si intitolava Sul Fondo.

Per ricordare questo avvenimento martedì 29 marzo (data che coincide con la pubblicazione del primo capitolo) alle 17.30 nel Piccolo Studio del Sant’Andrea si terrà la conferenza Vercelli e Se questo è un uomo.

I relatori saranno il professor Enrico Pagano, direttore dell’Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia e il dottor Sandro Ortona. La conferenza sarà introdotta dalla professoressa Carla Barale, presidente di UCIIM, l’associazione che ha già proposto l’argomento agli studenti

«Sarà una conferenza di alto livello – spiega l’assessore alla Cultura Gianna Baucero – ma al contempo divulgativa, vicina ad un pubblico eterogeneo, perché si vuole che tutti diventino consapevoli di quale grande merito ha avuto Vercelli nella storia di Primo Levi e della cultura non solo italiana, ma mondiale».

Consigliata la prenotazione a [email protected]

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1 commento

  1. Scrivere questo capolavoro è stato facile per Primo Levi, gli è costato “soltanto” la sua vita.
    Purtroppo non è bastato acciocché la storia non avesse a ripetersi. Siamo allo stesso punto ma nessuno se ne riesce ad/vuol accorgere, eppure anche le divise assomigliano alle altre!
    Leggere Se questo è un uomo allatv?.. si, ma poi ci vorrebbe qualcuno che unisca i puntini!!?

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