Vercelli: bruciare le stoppie è del tutto vietato oltrechè dannoso

 

Il Comune di Vercelli ha ribadito, in serata, che è del tutto vietato sul terreno comunale bruciare le stoppie.

 

“Si è avuta notizia che, come purtroppo ogni anno in questo periodo, si innalzano colonne di fumo da alcuni terreni coltivati a risaia – si legge in una nota del Municipio -. Si ricorda che rimangono in vigore le misure adottate dall’Ordinanza sindacale del 2012 con cui veniva vietato l’abbruciamento delle stoppie sul territorio comunale di Vercelli. Sul rispetto di tale Ordinanza il Comune ha vigilato e continua a farlo”.

 

“E’ davvero triste – ha sottolineato poi il sindaco Maura Forte – che nel 2018 si debba ancora ricorrere alle ordinanze per evitare pratiche che sono dannosissime per l’ambiente oltreché  ampiamente riconosciute come obsolete e inefficaci. Inoltre, sempre in tema di ambiente, a breve avremo cognizione di ciò che la Regione ha deliberato in merito alle misure anti smog e provvederemo agli atti per adempiervi”.

 

Intanto però il fenomeno dell’abbruciamento continua sordo a ogni divieto. Solo oggi, venerdì 28 settembre, il fumo che arrivava dai campi coltivati in cui stanno bruciando le stoppie era talmente spesso da creare una sorta di nebbiolina sulla strada delle Grange in entrata a Vercelli.

 

Il Sindaco di Ronsecco, poi,  Davide Gilardino, ha emesso un’ordinanza che stabilisce, a partire dalla venerdì 28 settembre, il divieto totale di abbruciamento delle stoppie.

“In attesa che la Regione sistemi il pasticcio sul Regolamento contro l’abbruciamento delle stoppie – scrive il sindaco sui social pubblicando integralmente l’ordinanza – e, stufo di lamentarmi verbalmente contro una piccola categoria di risicoltori incoscienti, oggi ho emanato questa ordinanza di “Divieto Abbruciamento” con decorrenza immediata. Ovviamente varrà solo per il territorio comunale del mio Comune ed è propedeutico alla stesura di un apposito Regolamento che integri quello Regionale per evitare errate (e stupide) interpretazioni. Nel mentre, pubblicamente, ringrazio il presidente della Provincia Carlo Riva Vercellotti che si prodiga a tutti i livelli per dare una “sveglia” ad una Regione pasticciona”.

A vigilare sull’applicazione dell’ordinanza saranno le forze dell’ordine che Gilardino ha già avvertito: chi non ottempera al divieto rischia da un minimo di 25 euro sino a un massimo di 500. Ci sarà anche la possibilità di essere sanzionati per “attività di gestione di rifiuti non autorizzata”.

 

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