Vercelli, Andrea Corsaro e Maura Forte al ballottaggio: si rivota il 9 giugno

Vercelli – Alla fine il ballottaggio, domenica 9 giugno, sarà tra Andrea Corsaro e Maura Forte. L’exploit di Roberto Scheda, con le sue due liste civiche, non è stato sufficiente a raggiungere lo scontro finale. E così il sindaco uscente e il sindaco “prima di lei” si giocheranno tutto al secondo turno, aprendo di fatto da domani la danza degli apparentamenti.

 

Perché se da un lato Corsaro parte con un ampio margine, che lo vede contare su quasi il doppio dei consensi della sua rivale, dall’altro è certo che la Forte si darà da fare per raggranellare consensi necessari a non essere travolta. La partita degli apparentamenti sarà, duqnue, particolarmente delicata.

Esclusi i primi tre in classifica, gli altri candidati in corsa per Palazzo Civico si sono fermati tutti sotto la soglia del 10 per cento, a cominciare dal leader di SiAmo Vercelli che non conferma il boom delle ultime elezioni comunali di cinque anni fa.

 

Ecco i numeri definitivi dei candidati sindaco (47 sezioni su 49):  Andrea Corsaro (Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia) è al 41,66%, Maura Forte (PD, Vercelli con Maura Forte e Italia in Comune) al 24,71, Roberto Scheda (Voltiamo Pagina e Uniti si Vince) al 14,51%, Alberto Perfumo (SiAmo Vercelli) al 7,4% %, Michelangelo Catricalà (5Stelle) al 6,44%, Federico Bodo (+ Europa) al 2,91 % e Giacomo Ferrari (Vercelli Democratica) al 2,32%.

 

Da segnalare, nella coalizione che sostiene Corsaro, il dato della Lega che adesso è il primo partito con il 24,74%: un dato alto ma molto più basso del voto nel capoluogo per le Europee, che era stato del 40,1 per cento. In sostanza, un calo di quasi 16 punti in percentuale; Forza Italia si assesta all’11,55% e Fratelli d’Italia al 6.50%: entrambi gli altri due partiti di centrodestra migliorano rispetto al voto cittadino delle Europee.
Nella Coalizione di Maura Forte invece il Pd segna il 17,38%, calando di quattro punti rispetto alle Europee, mentre Vercelli con Maura Forte raggiunge il 4,45% e Italia in Comune il 2,49%.

Roberto Scheda ha ottenuto un grande successo personale

Infine, nella coalizione di Scheda, le due liste civiche Voltiamo Pagina e Uniti si Vince ottengono rispettivamente il 9,23% e il 4,40%.

Anche se il computo delle preferenze, a causa di due sezioni in super ritardo negli scrutini, non è ancora definitivo, recordman di preferenze dovrebbe essere il capogruppo uscente della Lega e neo consigliere regionale Alessandro Stecco, con oltre 230.

Ma torniamo alla questione degli apparentamenti per il ballottaggio del 9 giugno. Sia Maura Forte sia Andrea Corsaro li hanno ipotizzati nelle interviste concesse in serata sotto il municipio, ma il destinatario numero uno Roberto Scheda (che con il suo 14,5 per cento potrebbe diventare determinante) ha detto che intende tenere “la barra diritta”, come del resto aveva più volte dichiarato anche pubblicamente in campagna elettorale. “Io – ha detto Scheda – intendo fare una sola cosa in Consiglio comunale: gli interessi degli oltre tremila cittadini che hanno votato me e le mie due bellissime liste”.

Infine, un’annotazione forse marginale che la dice però lunga sul “clima” che si prepara in queste due settimane di confronto serrato: Corsaro e Forte, al termine delle interviste davanti alle telecamere della Rai, non si sono stretti la mano, come invece fece la stessa Forte con Enrico De Maria prima del ballottaggio dell’8 giugno 2014.

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