Venti posti “riservati” agli abitanti della Ztl all’ex Garrone. Ma piovono critiche dai destinatari dell’offerta

Il maxi parcheggio della “Garrone”: gli stalli per i residenti della Ztl saranno ricavati nella parte sopraelevata sulla destra dell’ingresso

Venti posti auto, nel periodo estivo, riservati ai residenti nella Ztl all’interno del maxi parcheggio dell’ex caserma Garrone. Lo ha deliberato ieri la giunta comunale per sopperire alla inevitabile scelta di concedere a sempre più dehors a bar e ristoranti che he hanno fatto (o che ne faranno) richiesta, anche per le evidenti necessità legate al Covid.

Questa operazione di ricerca spasmodica dei dehors era già partita da tempo (soprattutto nel primo periodo di caute riaperture, quando non si poteva servire i piatti all’interno dei locali) e, progressivamente, i residenti nella Ztl si sono visti sottrarre le tanto agognate soste gialle, in cui solo loro possono parcheggiare con il relativo permesso. A questo proposito, ancora prima che la pandemia colpisse anche il nostra Paese, una sessantina di residenti nella Ztl aveva già incominciato a chiedere al Comune nuovi “stalli”, riservati e non, con una petizione. A maggior ragione, in questo periodo, sotto la guida del primo firmatario, il combattivo Cesare Cabano, il “Comitato Ztl” s’era fatto avanti per rivendicare quella petizione mai presa concretamente in considerazione dal Comune.

E come, dunque, il Comitato ha accolto la scelta odierna della giunta che prevede  adesso venti “stalli” loro riservati nella parte sopraelevata del parcheggione che costeggia via Zubiena (la strada dve c’è l’istituto Sant’Eusebio), evidentemente, anche se nella delibera non c’è scritto, tenendo l’area aperta anche di notte?

Malissimo, se si considera la risposta che ci è giunta poco fa in redazione a firma di Cabano. Il senso della risposta è: “No, grazie ci avete deluso ancora di più”. Il commento di Cabano, che ringrazia comunque l’assessore Mimmo Sabatino per essersi fin da subito preso a cuore il problema, è durissima. Il primo firmatario della famosa petizione depositata addirittura il 7 novembre 2019 ricorda che i sessanta firmatari auspicavano ben diverse soluzioni: innanzitutto la trasformazione del primo tratto sulla sinistra di via Duomo in zona bianca, dove tutti possano parcheggiare e non più in gialla, ma riservata solo agli abitanti di quella via. E poi la trasformazione in parcheggi gialli, ma per tutti, delle tre zone blu davanti alla cartoleria “Motta” di via Gioverti e, ancora, lo spostamento delle inutili (e brutte) fioriere dall’altra parte della strada, per ricavarci ulteriori posti “gialli”; e infine, la trasformazione sempre in posti “gialli” dell’ara di carico e scarico delle merci nello stesso trattato della vita (proprio sotto l’ex Torre comunale), quasi mai utilizzata dai corrieri.

”Non riusciamo a comprendere – scrive Cabano, ricordando gli incontri avuti con lo stesso sindaco, la comandante dei vigili e un rappresentante del prefetto – come si vogliano lasciare certi privilegi a cittadini che non risiedono nella Ztl (si riferisce a via Duomo, ndr) e che, per di più, hanno decine di parcheggi a disposizione di fronte all’Ovest Sesia e nelle vie Gallardi e Carducci”.

L’offerta degli “stalli” riservati all’ex “Garrone” non piace affatto dunque al “Comitato Ztl” che critica la distanza dalla Garrone e che quindi parla, sempre a firma di Cesare Cabano, di ”inaccettabili trattamenti dei cittadini rispettosi delle regole e che sono anche costretti a subire i disturbi di una movida notturna sfrenata e irrispettosa del nostro sonno”.

Questa risposta ha tutta l’aria di sembrare un chiaro: “No, grazie, tenetevi pure i vostri venti stalli”.

 

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1 commento

  1. Si capisce che il mondo può essere diviso in due gruppi: quelli che vedono l’ultima spiaggia nei dehors, negli ‘stalli’ e poi ci sono gli altri che non vedono spiagge:
    dagli stalli si uscirà in autunno con “scacco matto”. Perderà sia il bianco che il nero.

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