Un’installazione artistica di fiori artificiali in Seminario per dire sì alla Pace nel ricordo di Andrea Raineri

Bellissima iniziativa per la pace in Ucraina stamane nel giardino antistante il Seminario, dove è stata inaugurata l’installazione “Lifecenter” (Centro vitale) realizzata, utilizzando cd e pezzi di cd, dall’artista Massimiliano Fabris.

Coordinati dall’insegnante e giornalista Anna Ricciardiello, si sono ritrovati in tanti davanti all’installazione, nel ricordo di Andrea Raineri, che sapeva sempre trovare le parole acconce per esaltare veri e toccanti sentimenti, primo fra tutti quello della pace. C’erano, tra altri, l’arcivescovo Marco Arnolfo, con monsignor Giuseppe Cavallone;i genitori di Andrea, Chiara e Pino, e il fratello Lorenzo; Tommaso Di Lauro in rappresentanza del Meic, il Movimento ecclesiale di impegno culturale; i consiglieri comunali Carlo Riva Vercellotti (che rappresentava anche la Regione) e Margherita Candeli; l’ex sindaca Maura Forte e l’ex assessore Daniela Mortara, con la segretaria cittadina del Pd Patrizia Jorio Marco; il presidente della Caritas Gianni Brunoro, con Laura di Gregorio.

I bambini che invocano la pace

E ancora: il presidente dell’Anffas Giorgio Guala con una nutrita rappresentanza degli ospiti della “Muni Prestinari”; la presidente dell’Associazione Korczak Mirella Carpanese; la vice presidente dell’Angsa Francesca Debernardi; il rappresentante della Comunità islamica vercellese, Assam; il Bicciolano e la Bèla Majin in costume, con il presidente onorario del Comitato manifestazioni vercellesi, Giulio Pretti,  e poi il regista dell’iniziativa: l’insegnante elementare del Comprensivo Ferraris Gorizio Lo Mastro. Infine, ma non certo ultimo, l’artista Massimiliano Fabris. Tra i bambini e ragazzini presenti anche alcuni giovani ucraini, come le due gemelle Samantha e Sabrina, arrivate a Vercelli con la mamma Alla (pure presente) grazie a Carlo Olmo.

L’intervento di Lorebnzo Raineri, accanto a Lui l’ex sindaco Maura Forte e Margherita Candedli

La manifestazione, inserita nel progetto “Una rosa…per Andrea” degli Istituti Comprensivi “Ferraris” e Liceo classico “Lagrangia”, nasce dalla sinergia tra la Comunità scolastica ed il gruppo Meic Vercelli “don Cesare Massa” – Punto Pace di Pax Christi: il tutto magnificamente coordinato appunto da Gorizio Lo Mastro.

Tanti gli interventi. L’arcivescovo si è rivolto ai ragazzi e li ha invitati a immaginare la stazione orbitale che attualmente ruota attorno alla Terra. “Da lassù – ha detto – non si vedono i confini. Chi ha creato la Terra non l’ha fatta con i confini e barriere che sono stati invece costruiti dall’uomo”.

I genitori di Andrea Raineri con la signora ucraina Alla

Lorenzo Raineri ha quindi esposto alcuni pensieri poetici del fratello ispirati ai colori, come “Bianco e nero, Nero e bianco: io adoro muovermi tra quelle sfumature, che uniscono le diversità”. Ed infine: “E’ l’amore che fa più belle tutte le cose”.

Dopo la serie di interventi (molto bella la poesia citata da Riva Vercellotti: “Si possono tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera”), il gesto simbolico compiuto dai bambini che, dopo aver a loro volta letto parole molto toccanti, in ucraino e in italiano, sono andati a piantare altri fiori realizzati con  di cd nell’istallazione “Lifecenter”, aggiungendoli a quelli con  cui Fabris aveva realizzato la sua grande colomba della pace.

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2 Commenti

  1. Fra i tanti intervenuti la frase più bella è forse quella di chi ci ha seguiti da lassù, Andrea Raineri “E’ l’amore che fa più belle tutte le cose”, ed è forse solo per questo che il convegno potrà essere ascoltato nelle intenzioni professate,
    poi il Vescovo ha perfettamente indovinato, come si racconta nel resoconto della giornata, l’arcivescovo si è rivolto ai ragazzi e li ha invitati a immaginare la stazione orbitale che attualmente ruota attorno alla Terra. “Da lassù – ha detto – non si vedono i confini. Chi ha creato la Terra non l’ha fatta con i confini e barriere che sono stati invece costruiti dall’uomo”. Infatti anche i bambini sanno che si vuol creare un Nuovo Ordine Mondiale dove i confini siano sempre più labili, e si possa cercare di vivere sotto un solo centro di controllo. Poi non s’è approfondito il modo per poterlo fare, dato che non era la sede adattaa.
    Anche l’aforisma di Pablo Neruda che tanto successo ha sempre avuto, qui citato da Riva Vercellotti merita di esser mandato a mente nel suo significato più profondo: “Si possono tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera”
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