Un’altra serata bella (e affollata) di MUSA 2023: quella con il Luigi Ranghino Trio

Splendida riuscita della singolare (e graditissima) proposta del Luigi Ranghino Trio (Ranghino, appunto, al pianoforte, Stefano Profeta al contrabbasso e il giovane peruviano Marco Falcon alle percussioni) di “sonorizzare” un vecchio film tedesco che ha fatto la storia della Settima Arte: “Berlino, sinfonia di una grande città” realizzato da Walter Ruttmann nel 1927, in piena Repubblica di Weimar quasi agli albori del nazismo.

L’ex monastero di San Pietro Martire, esaurito in ogni ordine di posti (c’era parecchia gente seduta negli spazi disponibili del chiostro, e tanta in piedi), ha accolto ieri sera l’iniziativa, coronata da un successo incredibile. Dopo i saluti del vice sindaco Massimo Simion e del vice presidente del Consiglio comunale Gianni Marino, è stato lo stesso Ranghino a spiegare che quella che il pubblico si apprestava ad ascoltare non era la “colonna sonora” del film, ma una lunga serie di improvvisazioni jazz  su immagini passate alla storia del cinema: per l’esattezza, in casa l’opera di Ruttmann non ebbe subito successo, ma ci pensò a valorizzarla un grandissimo critico e storico del cinema, il francese Georges Sadoul.

Il pubblico che affollava l’ex monastero di San Pietro Martire

La lunga, accattivante improvvisazione del tre bravissimi musicisti (di Ranghino e Profeta conosciamo tutto, Falcon è stata una sorpresa fantastica) ha letteralmente rapito il pubblico che, alla fine dell’ora e dieci minuti di proiezione e del relativo commento in musica è esploso in un applauso caldo e lungo.

Ora MUSA 2023 (la rassegna che inglobava anche il concerto di ieri) si appresta a vivere una settimana di grandi eventi in piazza Antico Ospedale: giovedì ospiterà i “Boomdabash” (spettacolo gratuito), sabato i Black Blues Brothers e domenica Gabri Ponte. L’appuntamento sarà sempre alle 21.

Edm

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