Un parere del Ministero potrebbe salvare il Sindaco Forte

Vercelli – Potrebbe essere arrivato un raggio di sole a squarciare le nubi addensate sul futuro del Sindaco Maura Forte, sotto forma di parere ministeriale che permetterebbe all’attuale zopppicante maggioranza di aprire i Consigli anche con 11 consiglieri presenti (l’attuale maggioranza è di 13 consiglieri dopo gli addii di Massa, Comella, Tosi e Capra) anziché 14, come è stato fino a oggi e come sta scritto nel Regolamento comunale.

Tale parere, di cui i bene informati parlavano insistentemente ieri dopo l’ennesimo Consiglio saltato per mancanza del numero legale, sarebbe – il condizionale purtroppo è ancora necessario – arrivato effettivamente negli uffici comunali stamattina e permetterebbe di abbassare il numero legale a 11, di aprire il prossimo Consiglio previsto attorno al 22 marzo e di provvedere alle surroghe dei consiglieri dimissionari, riportando la maggioranza a 18 (sindaco compreso)  e spianando la strada all’ultimo anno di amministrazione di Maura Forte.

Il condizionale però rimane perché, a una precisa domanda sull’esistenza di questo parere, del quale molte voci confermano la presenza, il portavoce del sindaco non ha confermato nulla, dicendo di non sapere.

La questione, per capire meglio, è tecnica.
In pratica per poter aprire le sedute di Consiglio è necessaria la presenza di un numero minimo di consiglieri, rilevata tramite appello all’inizio di ogni seduta. Questo numero minimo non deve essere per forza di consiglieri di maggioranza, anche se è più elegante che sia appunto la maggioranza a garantire la presenza di consiglieri sufficienti alla discussione.

Per legge tale numero minimo di presenti deve essere di almeno 1/3 dei consiglieri effettivamente eletti, come infatti è anche scritto nello Statuto del Comune. In un Consiglio di 33 consiglieri, come quello attuale a Vercelli, dunque, tale numero sarebbe appunto 11.

Però, e qui sta il problema, il regolamento del Consiglio comunale vercellese, che detta le norme entro cui i Consigli si muovono, non dice che i consiglieri presenti devono essere almeno un terzo di quelli in carica, ma quantifica direttamente il numero in 14. Tale cifra è un retaggio della vecchia amministrazione comunale Corsaro, quando il Consiglio era a 40 consiglieri. Ed è evidentemente più alto di quello necessario. Ora, l’8 settembre 2016 in una seduta di Consiglio era stato anche fatto il tentativo da parte della maggioranza di cambiare il regolamento riportando il numero legale a 11, come sarebbe corretto per un consiglio di 33 unità. Tentativo che però non riuscì, per le varie note vicissitudini in cui ha vissuto l’attuale maggioranza vercellese, permettendo all’opposizione di votare affinché il numero legale rimanesse a 14. Un tetto alto, tanto da comportare un numero anch’esso alto di Consigli che non sono partiti in questi anni proprio per mancanza del numero legale.

Ora invece, in “zona Cesarini”, pare sia arrivato il parere del Ministero dell’Interno, che è evidentemente vincolante, e che, a questo punto, potrebbe scavalcare il numero scritto nel regolamento. E ciò anche se dall’opposizione prevedibilmente partiranno critiche e prese di posizione, come quella che sottolineerebbe la difficoltà del Presidente del Consiglio il quale si vedrebbe improvvisamente cambiare i numeri su cui invece da tempo ha dovuto far chiudere anzitempo i Consigli Comunali.

Un parere che, però, è importantissimo per il Sindaco e del quale forse qualcuno sapeva anche in anticipo, vista la tranquillità con cui il Pd e Cambia Vercelli e i consiglieri pro maggioranza del Gruppo misto ieri hanno mandato deserto il Consiglio. Come detto, infatti, tale documento permetterebbe l’avvio dei lavori del prossimo Consiglio, dove verranno affrontate le quattro surroghe che potrebbero riportare la maggioranza ad essere tale, permettendo alla Forte di arrivare fino alla fine del mandato.

Ora non resta che appurare se il documento del Ministero sia effettivamente arrivato, esaminarlo nei dettagli per accertare che dica proprio così, attendere e vedere cosa accadrà.

l.a.

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