Le indagini scientifiche dei Ris dei Carabinieri hanno finalmente dato un nome al corpo ritrovato in una valigia nelle campagne di Alice Castello, lo scorso 4 novembre. Si tratta di Franca Musso, di 54 anni, residente a Tronzano, la cui scomparsa venne denunciata dai famigliari il 16 ottobre 2016 e della quale non fu più rinvenuta alcuna traccia.
Sono state le minuziose indagini di ricostruzione scientifica ad aver permesso ai militari dell’Arma di venire a capo di una prima parte di questo mistero, identificando la vittima a più di un anno dalla sua scomparsa. Gli accertamenti tecnici condotti sul corpo hanno permesso di stabilire di chi fossero i resti umani contenuti nella valigia, che era stata abbandonata in una strada di campagna nei pressi del casello di Santhià ma sul territorio di Alice Castello.
La donna, a quanto si apprende, viveva da sola, nel piccolo centro della bassa vercellese, a Tronzano, e non svolgeva alcuna attività lavorativa.
Dal giorno della sua scomparsa le ricerche, diramate nell’immediatezza dalle forze pubbliche, risultarono vane. Rimane per ora un mistero come la donna abbia potuto fare quella fine, che cosa le sia accaduto e chi l’abbia gettato lungo una strada di campagna come un rifiuto abbandonato. Sul suo corpo, a parte la deteriorazione dovuta al tempo trascorso, non pare vi siano segni particolari. Nulla che faccia comprendere come sia morta, chi le abbia tolto la vita, perchè pare difficile che non si tratti di un omicidio, e poi perchè sia stata fatta scomparire chiusa in una valigia. Liti? Gelosia per qualcosa o qualcuno? Problemi economici? Nessuna ipotesi per ora è stata scartata.
Le indagini continuano, e saranno di certo gli ulteriori accertamenti scientifici, da parte del R.I.S. Carabinieri di Parma e della dott.ssa Cristina Cattaneo, che potranno frnire nuove tracce dalle quali tentare di ricostruire cosa sia accaduto alla donna squarciano quello che per ora riamne un mistero fitto.
