Un anno di eventi per Gilardino: oggi l’apertura della Mostra in Arca seguita dal concerto di Mesirca al Dugentesco

Ultimi ritocchi per la grande mostra che sarà inaugurata alle 17,30

 

Con il concerto di uno dei migliori chitarristi italiani in attività, Alberto Mesirca, oggi alle 19, al Dugentesco, nel giorno della nascita di Angelo Gilardino, si apre l’anno di eventi, intitolato Il legno che canta, che l’Associazione Culturale Musicale Angelo Gilardino, con il Comune di Vercelli, ha indetto per celebrare la memoria del grande chitarrista e compositore Vercelli, scomparso il 14 gennaio dell’anno scorso a 80 anni. Al Dugentesco (ricordiamo che il concerto, gratuito, esigeva la prenotazione per l’ingresso in sala) Mesirca suonerà brani del compositore vercellese e musiche di altri autori, dal ‘500 al Novecento.

Di Gilardino eseguirà: “Elogio di un albatro”, “Les jardins mysterieux”, “Paesaggio Ligure”, “Variations nobles er sentimentales (Tombeau de Giulio Regondi)”, “Ragazzo con la freccia (su un quadro del Giorgione, dedicato ad Alberto Mesirca)” e il “Trittico di San Luca: ‘I bimbi e il profeta’, ‘Benedictus’ e ‘Si fa sera’”.

Di Domenico Scarlatti proporrà invece le “Sonate K466, K1 e K208”; di Giulio Regondi “Introduction et Caprice opera 23”; di Francesco Canova da Milano una “Fantasia detta ‘La Compagna’ dal manoscritto del 1565 dell’Archivio del Duomo d Castelfranco Veneto” e, infine, di Mario Castelnuovo-Tedesco il “Capriccio Diabolico”. Durante il concerto sarà possibile iscriversi all’Associazione dedicata a Gilardino.

Alberto Mesirca

Prima del concerto, in Arca, è prevista l’inaugurazione della “Mostra d’arte e liuteria”, con quindici chitarre antiche d’inestimabile valore del Settecento e dell’Ottocento, fornite dal liutaio modenese Lorenzo Frignani e con ventidue capolavori pittorici messi a disposizione dal collezionista e mercante d’arte bresciano Italo Segalini: vengono esposte, tra le altreopere tra le più famose e importanti di Giacomo Grosso, Massimo Taparelli D’Azeglio, Girolamo Induno e Angelo Inganni. Una scelta che abbina due grandi passioni di Gilardino: una per la liuteria (“Il legno che canta” è il titolo di un libro scritto a quattro mani da gilardino con il liutaio calabrese Mario Grimaldi) e l’arte, in particolare quella per i maestri dell’Ottocento.

L’inaugurazione odierna della Mostra avverrà oggi, a cura del sindaco Corsaro e del presidente dell’Associazione Angelo Gilardino Marco de Santi alle 17,30, dopodiché a partire da domani, venerdì, e fino al 7 gennaio 2024, la mostra resterà aperta gratuitamente al pubblico tutti i venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19; il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19. 

Per quanto riguarda tutti gli altri eventi compresi nell’anno (con conclusione ad Asigliano, paese natale di Gilardino, sempre il 16 novembre, ma del 2024), li annunceremo e commenteremo l’uno alla volta con opportuno risalto. Qui anticipiamo solo il primo: una conferenza del giornalista e amico di Gilardino per oltre cinquant’anni Enrico De Maria. Il nostro vice direttore tratterà: “Angelo Gilardino tra Thomas Mann e Fakir du Vivier: storia di un amico”. Il prossimo degli altri sei concerti principali di chitarra si svolgerà invece il 2 dicembre al Ridotto del Civico e avrà per protagonista, un altro grandissimo nome nel firmamento dello strumento a sei corde: l’astigiano Christian Saggese. 

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