Un altro super violinista al Viotti Festival: l’austriaco Tjeknavorian

Vercelli – Nel 1965, otto anni dopo la morte del grande compositore, ma nel centenario della nascita, fu fondato ad Helsinki il Concorso  internazionale di violino “Jean Sibelius”. Si svolge ogni cinque anni ed il primo vincitore fu il russo Oleg Kagan. 

Scorrendo l’albo d’oro del prestigiosissimo concorso, rileviamo che due vincitori, Viktoria Mullova e Leonidas Kavakos, sono stati ospiti del “Viotti Festival”: la compagna di Abbado venne a suonare a Vercelli – con enorme spirito di sacrificio, ma con grande professionalità – pur  pochi giorni la morte del grande direttore d’orchestra, nel gennaio del 2014, mentre Kavakos si è esibito la stagione scorsa in un memorabile concerto con il pianista Enrico Pace.

Adesso la Camerata Ducale ci propone non il vincitore assoluto (che era stata una donna, la statunitense di origine coreana Christel Lee), ma il secondo classificato dell’ultima edizione del Concorso, quella del 2015. Si tratta dell’austriaco Emmanuel Tjeknavorian che, nel concorso finnico, si aggiudicò il premio per la miglior interpretazione dell’unico Concerto per violino e orchestra composto da Sibelius, il famoso Opera 47.

L’evento, previsto sabato sera al teatro Civico, alle 21,  è tra i più attesi di tutta la stagione concertistica allestita dalla Ducale, al punto che, per preparare i più giovani all’ascolto, Cristina Canziani e Guido Rimonda, d’intesa con il Dipartimento Studi Umanistici dell’Upo, hanno organizzato per domani, ale 11, nella  Cripta dei Vescovi, un incontro con il violinista, che si svolgerà in tedesco. L’incontro, che durerà un’ora, sarà difetto dalla professoressa Miriam Ravetto, che si avvarrà della collaborazione di tre lettrici, e gestito direttamente dagli studenti di tedesco del Corso di laurea in Lingue straniere e moderne: è prevista anche una traduzione in italiano per il pubblico esterno, che potrà seguire l’iniziativa. Gli studenti che prenderanno parte all’incontro saranno ospitati gratuitamente dalla Ducale al concerto di sabato.

Concerto che si annuncia di grandissimo livello perché oggi Tjeknavorian è già un mito nel panorama del violino mondiale. Il fenomenale ventiquattrenne artista austriaco, che suona un Antonio Stradivari del 1698 donatogli da un benefattore della Beare’s International Violin Society di Londra, sfruttando il fantastico trampolino del “Sibelius” è decollato in poco tempo, suonando in tutto il mondo con le orchestre e i direttori d’orchestra più prestigiosi come Semyon Bychov, Riccardo Cahilly, Adam Fisher, Edward Gardner e tanti altri. E’ ospite regolare dei più importanti Festival e, la scorsa estate, appunto ai Festival di Salisburgo e di Aix-en-Provence, ha suonato il violino “Costa” che era appartenuto a Mozart. E’ pure direttore d’orchestra.

Per presentarlo adeguatamente  a Vercelli, città che, tra Concorso Viotti e Viotti Festival, ha tenuto a battesimo e ospitato alcuni tra i sommi violinisti degli ultimi decenni, la Ducale ha concordato con lui la scelta del celeberrimo Concerto in re maggiore opera 61 di Beethoven, per un altro omaggio al compositore di Bonn il 250° anniversario della nascita.

La performance di Tjeknavorian sarà la parte centrale del concerto di sabato sera (intitolato “Il tormento e l’estasi”), che si aprirà e si chiuderà con due esecuzioni solo per orchestra (la Ducale, ovviamente, diretta da Rimonda): la Sinfonia numero 21 di Haydn e la Sinfonia numero 40 K550 di Mozart.

Si annuncia un’altra risplendente serata di grande musica.

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