Mattia Bellan è un giovane medico che lavora come immunoematologo all’ospedale di Novara: ricercatore universitario, è considerato da tutti uno dei più bravi e preparati d’Italia. Ieri, con la mamma Marina e le sorelle Margherita e Violante, ha perso il papà, Luciano, medico di base molto conosciuto e amato: aveva 65 anni ed è stato il primo medico vercellese ucciso dal Covid.
Per questa ragione, il dottor Mattia Bellan (che tra l’altro aveva contatto lui stesso il Covid durante la scorsa pandemia) ha scritto su Facebook questo saluto al padre, che non solo è bello e commovente, ma che invita tutti a fare attenzione, a proteggersi da questo nemico che tuttora circola ed è attorno a noi, subdolo, talvolta purtroppo letale. E, nel il messaggio rivolto soprattutto a chi non solo nega, ma anche a coloro che minimizzano il pericolo, anche il grazie ai colleghi che in tutti i modi hanno cercato di salvare suo padre e, infine, al suo caro papà: “Spero nella mia vita di seminare almeno la metà di quello che hai seminato tu come uomo, padre e medico.Sarebbe già molto”.
Ecco il testo integrale:
“Oggi il nostro papà ha perso la sua battaglia e ci ha lasciato. Il nostro papà se ne è andato facendo fino all’ultimo la cosa che sapeva fare meglio: il medico.
Vi prego, vi scongiuro, non credete a quanti con l’arroganza che solo l’ignoranza garantisce vi dicono che di covid non si muore. hanno la fortuna di non averlo visto con i propri occhi e non averlo provato sulla propria pelle. Non credete loro, per Il bene vostro e dei vostri cari. State attenti. Tutto questo dolore non può e non deve essere inutile.
Ci tengo davvero a ringraziare tutti quelli che in questa terribile giornata di sono stretti vicino a noi: i nostri meravigliosi amici che per me sono una famiglia, i pazienti di papà, i colleghi, la gente comune che lo conosceva. Ma soprattutto quelle persone meravigliose che lo hanno avuto in cura. Come vi ho sempre detto in questi giorni, comunque vada vi sarò grato per sempre. Papà ha combattuto come un leone; non ce l’ha fatta. Solo chi fa il nostro lavoro sa quanto sconfitte come queste ci segnino profondamente. Si vince e si perde insieme; noi e i nostri pazienti. Oggi abbiamo perso tutti ma ciò non intacca minimamente l’immensa gratitudine che proviamo per voi.
Questo deve essere solo un motivo in più per tutti noi per combattere la nostra battaglia personale. Per non mollare. Grazie davvero per tutto quello che avete fatto per noi.
Ciao papà, come ti ho detto tante volte in questi giorni: ti voglio bene. Spero nella mia vita di seminare almeno la metà di quello che hai seminato tu come uomo, padre e medico. Sarebbe già molto.
Buon viaggio”.
Mattia Bellan
Vorrei capire chi commenta con una risata che tipo di problematica abbia.
In risposta a chi commenta con un emoticon che ride, penso non ne conosca il significato.. semplice ignoranta informatica. La voglio pensare così nessuna altra spiegazione..