Tiramani contro le nomine nel Cda della casa di riposo del Monferrato: “ne perlerò in Parlamento”

Nei prossimi giorni l’on. Paolo Tiramani presenterà un’interrogazione a risposta scritta al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali in merito alla recente nomina dei due rappresentanti comunali all’interno del CdA della Casa di Riposo di Casale Monferrato.

 

“Lo scorso mese di ottobre – spiega l’On. Tiramani – la giunta regionale ha sciolto il CdA della Casa di Riposo di Casale Monferrato e provveduto alla nomina di un commissario straordinario il quale, in fase di revisione dello Statuto dell’Ente, ha diminuito il numero dei componenti del CdA portandolo a cinque unità, come prevede la normativa vigente riguardante le Ipab (ex organismi pubblici di assistenza e beneficenza), di cui due elette dai Soci, due nominate dall’Amministrazione Comunale, di cui uno in rappresentanza delle forze di minoranza presenti nel Consiglio Comunale di Casale Monferrato, e una decisa dall’ASL competente per il territorio del Comune di Casale Monferrato”.

 

“Nel mese di novembre il Sindaco del PD, Concetta Palazzetti – prosegue Tiramani – scriveva all’assessorato regionale alle Politiche Sociali delle famiglie e della casa, richiedendo che la modifica si limitasse ad individuare il numero dei componenti del CdA e gli Enti competenti per le rispettive nomine, in quanto la nomina di competenza comunale alle forze di minoranza era già prevista all’interno dello Statuto Comunale. Tale indicazione è stata valutata positivamente nella stesura finale del testo in quanto viene riconosciuta, all’art. 35 dello Statuto Comunale, la tutela del diritto di rappresentanza delle minoranze. Peccato che poi alle parole non siano seguiti i fatti in quanto il 18 aprile scorso sono stati nominati due rappresentanti comunali all’interno del CdA della Casa di Riposo escludendo di fatto un membro appartenente alla minoranza, violando in tal modo l’art. 35 dello Statuto Comunale citato”.

 

“Presenterò quindi un’interrogazione a risposta scritta al Ministro Di Maio su quali iniziative di propria competenza intenda porre in essere in merito a questa vicenda, un tipico atteggiamento da Partito Democratico dove i diritti altrui vengono completamente calpestati” conclude Tiramani.

 

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