Ieri pomeriggio, nella sede dell’Associazione Oncologica Pediatrica di via Ariosto, la ciclista Samatha Profumo ha consegnato a Franca Francese – colonna dell’Associazione: è la madre del presidente Roberto Francese – e al vice presidente Davide Opezzo un assegno di 5.585 euro. E’ la somma raccolta tramite 14 sponsor durante la sua più recente e, come sempre, straordinaria impresa sportiva: ha partecipato alla 24 Ore del Montello, a Volpago del Montello, in provincia di Treviso, e percorrendo appunto in 24 ore (er l’esattezza 23 ore e 22 minuti) 487,900 chilometri, ha vinto la prova riservata alle donne, classificandosi undicesima assoluta.
Samantha Profumo da sempre è vicina alle cause delle persone meno fortunate e da quando, dal 2018 el 2020, è stata colpita lei staessa da un tumore, si è avvicinata ancora di più all’Associazione che tutela i bambini ammalati di cancro (e che ha come costante punto di riferimento l’ospedale pediatrico “Regina Margherita” di Torino) decidendo di aiutarli anche con la sua grande passione, il ciclismo. “L’ho fatto con il cuore – ha detto – e anche per ritrovare la Samantha di una volta, prima della malattia e delle cure”. Diremmo che è riuscita perfettamente nell’impresa.Oltre all’Associazione di Roberto Francese, la 24 Ore del Montello è stata utilizzata dalla ciclista vercellese, che corre per il Velo Club Valsesia, anche per sostenere, sempre attraverso il circuito degli sponsor, il Fondo Edo ed Elvo Tempia. Un’altra consegna è prevista prossimamente a Biella.
All’evento nella sede di via Ariosto, oltre a Franca Francese e a Davide Opezzo, erano presenti l’assessore comunale Ombretta Olivetti, da sempre vicina all’Associazione, e la collega di giunta Patrizia Evangelisti che a sua volta ha incominciato a sostenere questa nobile causa.
Presenti anche alcuni dei 14 sponsor come Luca Cattaneo di Borgo Vercelli ed Erika Barbonaglia di Vercelli.
Samantha Profumo ha fatto consegnare ai presenti un foglio con un paio di pensieri particolarmente toccanti sulla sua impresa, riportati senza i nomi egli autori. Uno (o una) ha scritto: “Ho visto le foto del dopo gara che hai pubblicato. In tutte, mi è parso di cogliere due aspetti nelle tue espressioni: stanchezza e felicità…Ma per quel che ti conosco, sono certo che la stanchezza è rimasta solo sul tuo volto, mentre di te provati, e provi, grandissima gioia”. E poi quest’altro messaggio: “Per infondere fiducia a mie alunne in difficoltà, un tempo mi inventavo storie di uomini e di donne che con coraggio superavano l’impossibile per rinascere con maggiore autostima e consapevolezza. Da quest’anno sto citando te. Non serve più dire loro altro”.
Infne, un pensiero di Samantha (che è anche giornalista) all’amico e coach Sergio Robutti (a sua volta giornalista e ciclista) scomparso sette anni fa, che lei, con altri amici e colleghi, chiamava Pablo. “E’ sempre con me, e sono sicura che mi ha sostenuto anche al Montello”.
