Test sierologici per i medici di famiglia: ha prevalso il buonsenso

 

Vercelli – Alla fine ha prevalso il buonsenso: il medico (di famiglia o ospedaliero, ma anche gli infermieri e gli altri operatori sanitari) che, dopo l’esame sierologico venga trovato con le immunoglobine G, le Igg, positive non sarà messo né in isolamento fiduciario né in quarantena , ma verrà sottoposto, “nel più breve tempo possibile” al tampone per accertare definitivamente la positività o meno al Covid.

Lo ha comunicato poco fa ai Medici di Famiglia, all’Ordine dei medici e ai Medici Pediatrici, d’intesa con la direzione generale dell’Asl e previa consultazione con la Regione, il commissario straordinario ad acta per l’emergenza Covid dell’Asl Pietro Presti.

Accolta inoltre in pieno la linea suggerita dal presidente dell’Ordine dei medici Pier Giorgio Fossale, anche con le dichiarazioni riportate sul nostro giornale, TgVercelli (leggi qui). E cioè i prelievi ai medici di famiglia saranno eseguiti di venerdì (la data scelta è quella del 22 maggio) per fare in modo che quelli con le Igg positive possano venire sottoposti al tampone nei giorni di chiusura degli ambulatori (sabato e domenica, possibilmente sabato) e ricevano subito i risultati per sapere se il lunedì successivo potranno riaprire gli ambulatori oppure mettersi in quarantena.

In ogni caso, la raccomandazione di Presti ai medici che risultassero con le Igg positive è quella di adottare tutte le misure di sicurezza verso i loro pazienti.

 

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