Hanno “raccontato” Angelo Gilardino, nel secondo anniversario della scomparsa, con passione, intelligenza e cuore. In una Sala Gioin affollata, l’assessore Gianna Baucero e il giornalista Enrico De Maria, con la straordinaria collaborazione della “lettrice” Licia Di Pillo, hanno celebrato la memoria del grande maestro vercellese commentano la sua bellissima autobiografia “Io, la chitarra e altri incontri”: un evento organizzato in extremis dall’Associazione Angelo Gilardino, nell’ambito della rassegna “Il Legno che canta”, a causa dell’indisponibilità improvvisa, per motivi di salute, di un dei relatori previsti inizialmente, il direttore di “Suonare News” e di “Amadeus” Filippo Michelangeli. Ad affiancarlo doveva esservi anche la direttrice editoriale della “Curci” Laura Moro: la loro conferenza sarà programmata nei prossimi mesi.
Così, il presidente dell’Associazione “Angelo Gilardino”, Marco de Santi e gli altri soci fondatori, d’intesa con l’assessore Gianna Baucero, hanno pensato di onorare l’anniversario della scomparsa del compositore e chitarrista vercellese, dedicandogli un commento molto sentito, accurato e soprattutto appassionato del suo libro edito dalla “Curci” e pubblicato otto anni fa. Il tutto avvalendosi delle letture davvero esemplari di pagine significative dell’opera da parte di una vera professionista qual è Licia Di Pillo, e poi del geniale supporto di immagini costruito con vera maestria e affetto per il suo Maestro e amico da Marco de Santi.
Ne è uscita un’ora e mezza di assoluta qualità, al termine della quale, l’Associazione ha donato al figlio adottivo di Gilardino, il pittore Alessandro Gilardino Nicodemi, una targa di riconoscenza idealmente dedicata al padre, targa in cui è rappresentata anche la medaglia del Presidente della Repubblica assegnata alla rassegna “Il legno che canta”. Il presidente Marco de Santi ha chiesto al vice sindaco Massimo Simion, presente alla conferenza, di consegnare la targa ad Alessandro Gilardino Nicodemi: un modo diretto di ringraziare il Comune (ed in particolar modo il sindaco Andrea Corsaro) per il sostegno fornito alla rassegna.
Una seconda targa era pronta per il fratello di Gilardino, il noto linguista Sergio Maria Gilardino, che però, per ragioni di salute, non ha potuto essere presente all’evento di domenica. Evento che si è chiuso con la lettura delle ultime, commoventi pagine del libro di Gilardino dedicate al ricordo della madre Sandra, “bella come Rita Hayworth, forse anche di più”. Con le eloquenti immagini di Marco de Santi a sancire la veridicità di quelle parole.