Stoppie: dietrofront della Regione, torna la deroga per accendere i roghi di sterpaglie

Ancora un cambio di rotta per quel che riguarda le stoppie e la pratica di bruciarle, fatto che in passato era stato oggetto di divieti in ordine a problemi relativi all’ambiente e alla sicurezza. La Rgeione ha, di fatto, deciso di demandare ai Sindaci eventuali decisioni sulle stoppie con la possibilità di derogare al divieto (che è vigente) nel periodo compreso tra il 1° novembre e il 31 marzo dell’anno successivo. Per caprici: la Regione vieta di bruciare le stoppie, e prevede multe anche salate. Ma poi decide che a tale divieto si può derogare, su decisione dei comuni, per 5 mesi l’anno, tra l’altro proprio nel periodo in cui la concentrazione di polveri nell’aria rende necessari provvedimenti sempre più drastici, come ad esempio i blocchi alla circolazione. Il tutto per una pratica, quella dei roghi degli sfalci, che anche in agricoltura pare ormai superata se non per alcuni conduttori.

 

 

Ecco dunque la decisione della Regione: nei comuni montani ci sarà la possibilità di arrivare fino a un massimo di trenta giorni di deroga dal divieto di accendere roghi di stoppie, anche non continuativi, mentre in pianura la deroga può coprire un periodo massimo di quindici giorni.

Le deroghe verranno decise dai sindaci con propria ordinanza, “fermo restando – si legge in una nota della Regione – i limiti posti dal decreto legislativo 152/2006, che all’art. 182 che prevede che i Comuni e le altre amministrazioni competenti in materia ambientale abbiano in ogni momento la possibilità di sospendere, differire o vietare l’abbruciamento delle sterpaglie in tutti i casi in cui sussistano condizioni meteorologiche, climatiche o ambientali sfavorevoli, con particolare riferimento al rispetto dei livelli annuali delle polveri sottili (PM10)”. Una misura che difficilmente potrà essere attuata nel vercellese visto che le centraline per il rilevamento del Pm10 si trovano nel centro abitati del Comune di Vercelli e a Cigliano nei pressi dell’Autostrada.

 

In provincia di Vercelli alcuni Comuni avevano già adottato misure di divieto totale (ad esempio Vercelli). L’ex consigliere comunale e provinciale Adriano Brusco attacca: “Il Comune di Vercelli, su mia proposta, ha già approvato in modo strutturale, il divieto totale di abbruciamento delle stoppie, cosa che non ha voluto fare la Provincia di Vercelli, perché dicevano che ormai era superato, non esisteva più il problema, perché era stata fatta la norma regionale, ed eccoci ritornati al punto di partenza: La Lega e Forza Italia, predicano bene e razzolano male, vogliono tutelare la salute dei cittadini, ma poi arrivati nei palazzi, concedono le deroghe per bruciare le stoppie di riso, tecnica arcaica, che non porta nessun beneficio al terreno e alla nostra salute. Quindi nel periodo tra il 1 novembre e il 31 di marzo dell’anno successivo, siamo di nuovo entrati nel caos. Fortunatamente”.

 

l.a.

 

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