“Addio nonno dal sorriso bello, che mi pettinavi sempre i capelli”. Così’ la sua Chiaretta, una dei quattro nipoti (gli altri sono Agnese, Irene e Matteo) ha salutato questa mattina in San Paolo l’amatissimo nonno Francesco Somaglino. E’ stata una cerimonia semplice e sentita, come sarebbe piaciuta a lui. Semplice e toccante anche il secondo intervento, prima della benedizione della salma, quello della moglie Carla, che ha ringraziato tutti: i sacerdoti, i colleghi impiegati del Comune, la comunità di San Paolo, la dottoressa Lucetta Binelli e anche il badante, Dario.
Semplice anche il saluto del celebrante, il vescovo emerito di Piacenza-Bobbio, monsignor Gianni Ambrosio, che era stato parroco di San Paolo, quindi il “suo” parroco, nella “sua” chiesa, dal 1988 al 2001. Ha detto l’ex direttore del “Corriere Eusebiano”: “Eri un fratello che ha dato moltissimo, con la tua famiglia, a questa chiesa: gran parte della tua vita”.
E in effetti, “il ragionieri Somaglino” (cone tutti lo chiamavano in città) s’era speso tantissimo nel lavoro in Comune (era il responsabile dell’Ufficio Tributi), nella cura per la parrocchia di San Paolo e per la famiglia. Parole dolcissime sono arrivate anche dall’attuale parroco don Ettore Esposito che, all’uscita del feretro dalla chiesa, dopo il rito funebre, ha recitato le ultime preghiere prima del trasporto della salma al cimitero di Billiemme. Tanti gli ex colleghi di lavoro presenti, a partite dall’ex responsabile della Ragioneria comunale, Gian Piero Anadone, che ha lavorato per vent’anni con il ragionier Somaglino. E, a stringersi attorno alla moglie Carla, ai figli Massimo e Carlo con i loro familiari, anche l’ex sindaco Ezio Robotti. Parole di cordoglio alla famiglia erano arrivate alla famiglia in queste ore dal sindaco Corsaro e dalla sua amministrazione.
