Addio a Fabrizio Curti, tecnico della Sip e anima dell’Oftal e dell’Oratorio delle Maddalene

Sta suscitando vasto cordoglio in città l’improvvisa scomparsa, a 69 anni,  di Fabrizio Curti, già tecnico della Sip e personaggio conosciutissimo nell’ambito del mondo cattolico: prima, con i genitori, nella gestione dell’oratorio di San Cristoforo, poi diventato delle Maddalene, di corso Avogadro di Quaregna e poi come barelliere, responsabile tecnico dei pellegrinaggi a Lourdes e anche presidente dell’Oftal diocesana.

Curti lascia la moglie Letizia, dipendente ospedaliera, la figlia Elisabetta con Fabio, le nipotine Eleonora e Valentina, il nipote Stefano, i parenti, i tantissimi amici. Tanti anni fa, giovanissimo, era improvvisamente scomparso il fratello minore Roberto, dipendente della Cassa di Risparmio di Vercelli: per Fabrizio era stato un dolore immenso.

I funerali di Fabrizio Curti saranno celebrati giovedì alle 10,30 nella chiesa delle Maddalene, dove domani, alle 16,45, sarà recitato il Rosario.

Considerato un “gigante buono”, per il fisico imponente, Fabrizio Curti, da giovane, aiutava i genitori, Lucia e Francesco, nella gestione dell’oratorio di corso Avogadro, di cui erano custodi: in particolare, Fabrizio si occupava della palestra e del campo di calcio. Mamma Lucia, valentissima cuoca, cucinava anche per i padri domenicani di San Cristoforo. Dalla mamma, Fabrizio aveva appreso l’arte di cucinare, una sua grande passione che lo teneva impegnato ancora adesso. Inoltre amava il calcio, ed era un grane tifoso della Juventus.

Ma la sua vocazione era aiutare il prossimo. Così s’era trovato subito a suo agio nell’Oftal, nel ruolo di barelliere e quindi di responsabile tecnico dei pellegrinaggi quando si facevano ancora in treno; e per un certo periodo aveva anche ricoperto il ruolo di presidente dell’Opera che trasporta gli ammalati a Lourdes. E quando L’Oftal organizzava giornate di dibattito e di preghiera nei paesi, non era raro che si mettesse ai fornelli per cucinare. Era benvoluto da tutti, ed era andato al settimo cielo della felicità quando la figlia Elisabetta si era sposata con Fabio Capitanio, figlio del notissimo barista e responsabile degli arbitri del Csi, dandogli due nipotine, che adorava. Era però legatissimo anche al figlio dell’amato fratello Roberto.

Fabrizio Curti è morto all’improvviso ieri sera nella sua abitazione di via Asiago, lasciando un vuoto immenso: lo piangono i suoi cari e tanti, tantissimi vercellesi.

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