Sospeso da Sindaco l’on. Tiramani, lui contrattacca: “Ricorrerò, la Severino va resa incostituzionale”

L’onorevole Paolo Tiramani è stato sospeso dalla sua carica di Sindaco di Borgosesia per effetto della Legge Severino in conseguenza della condanna in secondo grado a un anno e 5 mesi, sentenza che ha ribaltato il primo grado nel processo per la cosiddetta “Rimborsopoli” in Regione Piemonte. Non è stato sospeso invece dalla sua carica di deputato, in quanto manca una sentenza definitiva sul caso. Viene così curiosamente “dimezzata” la carica politica dell’esponente leghista valsesiano.

 

 

Il provvedimento è stato notificato a Tiramani dal Prefetto di Vercelli, Michele Tortora, questa mattina. Ed è stato lo stesso Tiramani a divulgare la notizia della sospensione con un post su Facebook nel quale annuncia di voler dare battaglia contro un provvedimento quanto meno ambiguo, che sospende gli amministratori dalle loro funzioni ma attende l’eventuale sentenza definitiva per dei provvedimenti sui deputati. Una legge che, oltretutto, negli anni, ha creato non poche polemiche, in tutti gli schieramenti politici, e generato diversi ricorsi che sono anche stati vinti. Tiramani annuncia di avere affidato ad un team di legali, composto tra gli altri dal professor Stefano Delsignore e l’avvocato Katia Loro, non solo il ricorso contro il provvedimento, ma anche l’iter per arrivare a rendere incostituzionale la nota legge Severino.

 

 

“Questa mattina ho ricevuto comunicazione dal Prefetto circa la mia sospensione da Sindaco – spiega Tiramani, combattivo -. Per un periodo limitato potrò incontrare i cittadini, dare indicazioni ma non firmare atti ufficiali di cui si occuperà il mio Vice Sindaco – si tratta di Emanuela Buonanno, sorella di Gianluca l’europarlamentare scomparso nel 2016, ndr -, la giunta e il consiglio che daranno continuità alla nostra azione di governo, per poi tornare in carica”.

In pratica Tiramani avrà una sospensione di circa un anno in attesa della sentenza della Cassazione (terzo grado nel processo “rimborsopoli”). Ma se tale sentenza non dovesse arrivare entro un anno potrebbe essere reintegrato. Se poi la sentenza dovesse essere di assoluzione proseguirebbe nel suo ruolo, al contrario decadrebbe in modo definitivo se arrivasse una conferma di condanna.

 

 

Un iter quello di questa legge assai complesso e un po’ contorto, che oltretutto colpisce in modo diverso amministratori territoriali e parlamentari, legge contro la quale si scaglia Tiramani sempre su Facebook: “Vi pare normale che esista una legge, la Legge Severino, che mi dà pieno titolo per fare il parlamentare o magari il ministro e perché no anche il Premier, ma non il Sindaco per un periodo? Sono il primo caso in Italia di politico sospeso da una carica istituzionale e non dall’altra!”.

 

L’onorevole leghista poi conclude: “Mi sono affidato ad un team di legali per impugnare il provvedimento e renderlo incostituzionale… mi amareggia pensare che in Italia esistano leggi così assurde! Ciò nonostante continuerò a lavorare per la mia città con determinazione e orgoglio. Io amo Borgosesia”.

 

 

La sentenza di secondo grado che ha causato la sospensione di Tiramani aveva colpito i 25 imputati ex consiglieri regionali che erano stati assolti tra cui l’ex governatore leghista Roberto Cota e il capogruppo leghista alla Camera Riccardo Molinari.

 

l.a.

 

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