Il sindacato degli infermieri Nursing Up interviene a gamba tesa sulla gestione e selezioni dei vaccinatori in Piemonte, a loro dire effettuata con poca trasparenza. In una nota diffusa nel pomeriggio il sindacato sottolinea: “Assistiamo stupiti, e abbiamo ricevuto molte segnalazioni in tal senso, alla gestione poco chiara della scelta dei “vaccinatori” che nelle varie Asl del Piemonte sono impegnati a vaccinare le categorie indicate dal piano vaccinale. Si tratta per la maggior parte di infermieri che, a quanto pare, non sono stati selezionati con un bando o una manifestazione di interesse pubblica che vada a individuare le varie disponibilità con criteri condivisi. Si tratta invece di personale che viene indicato a fare tale fondamentale lavoro, in assenza di criteri trasparenti”.
Detto ciò il sindacato degli Infermieri chiede che “venga messa immediatamente in atto una strategia di reclutamento chiara e trasparente per selezionare i vaccinatori aprendo un bando di manifestazione d’interesse in tutta la regione, che possa permettere a tutti in modo equo di candidarsi, chiudendo così la strada a illazioni o ai furbetti”.
Spiega il Segretario regionale del Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri: “Ciò che sta avvenendo è poco chiaro e a dire la verità anche preoccupante. La segreteria regionale sta notando diverse incongruenze applicative riguardo all’individuazione e ai compensi economici dei vaccinatori. Giungono diverse richieste in tal senso, da parte del territorio su tutto il Piemonte.
Ci sono aziende che individuano i vaccinatori senza pubbliche manifestazioni di interesse e con compensi economici differenti tra azienda e azienda. Nelle Asl, e in alcune in particolare, ad esempio nell’Asl To4 area ciriacese, i vaccinatori all’opera sono selezionati tra il personale, probabilmente dal DIPSA, in modo aleatorio e senza parità di possibilità per dare la propria disponibilità. La Asl To4 rappresenta la punta dell’iceberg di un fenomeno che vede i vaccinatori essere sempre gli stessi e, a quanto segnalato, in prestazioni aggiuntive. Ricordiamo che ai vaccinatori spetterebbe un’indennità da prestazione aggiuntiva che dovrebbe essere di 50 euro l’ora, ma a oggi non è chiaro quanto sia quantificata: c’è infatti chi la paga 26, chi 30 e chi 35 euro.
Insomma, i vaccinatori, sono selezionati senza che vi sia una pubblica chiamata, alla quale candidarsi, garantendo parità di possibilità a chiunque voglia farlo. Non vorremmo dover pensare che a fare i vaccinatori vengano indicati amici di amici, escludendo gli altri lavoratori.
Ricordiamo, inoltre, che oggi siamo ancora in una fase di vaccinazioni a bassa intensità, quando si passerà alla vaccinazione di massa, da febbraio, che cosa accadrà in assenza di un piano preciso, di un bando e del personale adeguato?”.
Prosegue Delli Carri: “È necessario fare immediata chiarezza sul processo di selezione dei vaccinatori che oggi vengono utilizzati nelle Asl, sapere chi li ha scelti, come siano stati prese tali decisioni, quali fondi e quanti fondi vengano utilizzati per pagare la loro prestazione e perché non siano stati coinvolti i sindacati in tali scelte. Il Piemonte deve cambiare immediatamente rotta, avviando subito il bando per la manifestazione di interesse a cui tutti, e sottolineiamo tutti, possano partecipare ma anche facendo scorrere le graduatorie del bando per le assunzioni a 36 mesi che sono appena state compilate. Chiediamo alla Regione di intervenire immediatamente a regolarizzare la situazione, affinché questa disparità di trattamento all’interno delle aziende e tra aziende sanitarie venga subito fermata. Chiediamo un incontro urgente alla Regione, all’assessore sanità Luigi Genesio Icardi e al presidente Alberto Cirio perché si ponga fine a questo fenomeno. Fare da subito chiarezza su questa situazione opaca, in cui ogni azienda si muove a modo suo, a macchia di leopardo, è imperativo. Mettere in atto un piano vaccini efficace passa anche dalla trasparenza sui vaccinatori”.






Fortuna che per fare una puntura c’e’ da sperare che QUALSIASI infermiere sia in grado di eseguire il “compitino” e io immagino che non ci saranno decessi gia’ al momento di inserire l’ago, ma, al massimo, solo dopo un po’. Forse scegliendo con bando.. per titoli ed esami.. o con algoritmo consigliato dai sindacati la scelta cadrebbe sui “migliori”?