I sindacati: “Quanto accaduto in ospedale è la prova della grave carenza organizzativa che denunciamo da tempo”

Dopo il caso del signor Reina, che ha saputo della moglie morta solo il giorno in cui è andato a trovarla in ospedale, le Rsu di base del comparto sanità di Vercelli passano all’attacco rigettando ogni responsabilità sull’accaduto, per un evento che ha avuto enorme risonanza (leggi qui e qui), e sottolineano che quanto accaduto è simbolo di una carenza organizzativa più grave. Carenza organizzativa che gli stessi hanno raccolto in un dossier inviato poi alla Prefettura.

In un comunicato i sindacati Rsu Cgil sottolineano “la grave carenza organizzativa che impera nell’ospedale Sant’Andrea di Vercelli” – che per loro è alla base di quanto avvenuto – “non è responsabilità dei lavoratori. L’ultimo tragico evento finito di recente sulle pagine dei giornali è la conseguenza di una cronaca annunciata. Le Rappresentanze Sindacali Unitarie l’avevano detto e scritto!”.

Proseguono i sindacati: “È spiacevole apprendere che l’Asl abbia derubricato a mero errore, l’increscioso incidente che ha visto protagonisti un’anziana signora nel reparto di Neurologia del Sant’Andrea e la mancata comunicazione del suo decesso, al di lei marito. Per giustificare situazioni incresciose come questa, servono azioni concrete volte a risolvere i problemi presenti nell’Ospedale, e non le solite giustificazioni aziendali rese note a mezzo stampa”.

“Le Rappresentanze Sindacali Unitarie – aggiungono i sindacati ricordando la loro posizione presa circa un mese fa -, in tempi non sospetti, hanno denunciato all’Azienda le gravi carenze in cui versavano i vari Reparti ospedalieri. Schernite e insultate, sono state definite considerazioni addirittura incompetenti negli ultimi comunicati emessi della stessa Asl. Non avendo ricevuto alcuna risposta in merito alla situazione denunciata, le Rsu hanno coinvolto le Istituzioni locali e, recentemente, anche la Prefettura di Vercelli cui è stato consegnato un corposo dossier contenete tutte le comunicazioni inviate dalle Rsu ai vertici Aziendali”.

“A oggi, l’Azienda non si è ancora attivata per sanare le carenze organiche denunciate e non è stata intrapresa nessuna azione straordinaria – concludono i sindacati -. Il Sindacato, dal canto suo, si è attivato per rendere disponibile la graduatoria degli infermieri di Torino a fini assunzionali e ha dato il consenso all’assunzione di personale interinale. Cos’altro può fare per esortare la copertura degli organici? Intanto le emergenze permangono e, nonostante la professionalità del personale medico e di Comparto, continuano a essere a rischio i Servizi, come più volte denunciato. In seguito all’increscioso ultimo episodio, la solidarietà delle Rsu va ai familiari della donna defunta e – al contempo – ai lavoratori coinvolti, comprendendo e sottolineando il reale disagio in cui sono costretti a lavorare. E se l’Asl Vercelli intende scaricare sul personale le proprie responsabilità, le Rsu non resteranno immobili a guardare l’ennesima caccia al colpevole! Le responsabilità sono chiare e sono in capo a chi non pone in essere le condizioni necessarie a coprire gli organici e non apporta i necessari cambiamenti agli assetti organizzativi ospedalieri”.

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