Si.Gi.Fer. scaricata in diretta tivù dall’amministratore delegato di Rfi durante i “Cinque minuti” di Vespa

L’ad di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) Gianpiero Strisciuglio ha “scaricato” in diretta la Si.Gi.Fer.di Borgo Vercelli durante la quotidiana rubrica televisiva di Bruno Vespa “Cinque minuti”, andata in onda ieri sera alle 20,30. A proposito dell’azienda di Borgo Vercelli, con cui Rfi collaborava da oltre trent’anni, Strisciuglio ha detto: “Sigifer non lavora più nei nostri cantieri, sulla nostra infrastruttura, sono stati presi provvedimenti: il tragico incidente (di Brandizzo, ndr) impone misure di questo tipo”. E ha aggiunto che quanto accaduto la notte del 30 agosto a Brandizzo “è una violazione del sistema di regole con cui si devono effettuare i lavori sull’infrastruttura ferroviaria italiana”.

Ma Si.Gi.Fer – che proprio il giorno prima aveva ricevuto la notizia di avere tre dirigenti iscritti nel registro degli indagati più l’azienda stessa come persona giuridica della procura  di Ivrea -, confermando il provvedimento assunto nei suoi confronti da Rfi, non ci sta ad essere colpevolizzata anche dalla sua storica committente e replica con una nota a sua volta molto dura: “Sigifer non ha, e non poteva avere il controllo del traffico ferroviario né sul rischio relativo all’interruzione del traffico ferroviario, che complete esclusivamente al committente. La notte del 30 agosto 2023 non è stata garantita ai nostri operai l’interruzione della linea che è la base elementare per permetterci di lavorare”.

Ricordiamo che oltre ai tre indagati (quattro se si considera l’azienda stessa come persona giuridica), Si.Gi.Fer aveva già un quinto indagato, il caposquadra Andrea Girardin Gibin, mentre un sesto indagato è il tecnico di Rfi Antonio Massa.