Si fanno versare la caparra per affittare una casa al mare che non esiste: scovati due truffatori

Due triestini hanno truffato, facendosi versare la caparra per una casa al mare che in realtà non esisteva, un uomo di Tronzano che ha sporto denuncia ai Carabinieri quando con la sua famiglia si è accorto del raggiro. Gli uomini dell’Arma di San Germano Vercellese hanno così deferito in stato di libertà un 32enne e un 53enne, entrambi gravati da vicende penali e residenti in provincia di Trieste, perché ritenuti responsabili di concorso in truffa aggravata.

È stata, dunque, la denuncia sporta alla fine di marzo da un 45enne di Tronzano a dare il via agli accertamenti dei militari, che hanno presto rilevato nei fatti esposti il classico canovaccio della truffa del falso affittacamere, che ha colpito una vittima della provincia di Vercelli.

I due truffatori avevano pubblicato un annuncio attraverso il sito “Subito.it”, offrendo ai vacanzieri appassionati della riviera ligure la disponibilità di un bell’appartamento per le vacanze estive ad Andora (SV), a pochi passi dal mare e ad un prezzo vantaggioso.
Il 45enne, alla ricerca di una meta estiva, sbirciando il web aveva trovato estremamente interessante quella proposta e valutato che la casa, distribuita su due piani in una palazzina molto gradevole, poteva fare proprio al caso suo ed accogliere la sua famiglia per un periodo di relax.
Un fitto scambio di contatti, domande e risposte via WhatsApp, avevano fornito una descrizione della casa perfettamente rispondente alle esigenze del 45enne: era situata in pieno centro e vicinissima al mare, era ancora libera ma, era questa l’unica condizione: bisognava affrettarsi a versare una caparra per bloccare altri potenziali clienti.

Così, convinto della bontà dell’offerta, il 45enne aveva richiesto ed ottenuto un nome ed un numero di telefono di riferimento per fare un sopralluogo in un fine settimana di marzo ed avere direttamente visione dell’alloggio accompagnato dall’offerente, ma anche le coordinate bancarie per versare una caparra di 450 euro ed assicurarsi l’affare.

Fatto il versamento e trasmessa la ricevuta, in una bella domenica di marzo il 45enne si è messo in auto, raggiungendo il luogo dove avrebbe voluto trovare l’agognato riposo estivo. Purtroppo quella mattina ad attenderlo c’era solo un’amara sorpresa. Al numero di telefono comunicato non rispondeva nessuno, ma al campanello della casa qualcuno ha risposto, una simpatica signora, proprietaria dell’appartamento, che ha subito compreso quel che era successo. La donna ha riferito che la sua casa non era mai stata resa disponibile all’affitto per l’estate, ma anche che in una ulteriore occasione qualcun’altro aveva suonato al suo citofono e raccontato la medesima disavventura, un’altra vittima, forse degli stessi malfattori.

Al tronzanese non rimasto che formulare la denuncia ai Carabinieri i quali, immediatamente, si sono messi al lavoro e con certosina passione sono riusciti a risalire ai due truffatori, identificandoli e deferendoli all’Autorità Giudiziaria.

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