Sequestrati dalla Guardia di Finanza 180 prodotti contraffatti tra shampoo e profumi

I Reparti del Comando Provinciale della Guardia di Vercelli, nel corso dell’ultimo fine settimana, hanno intensificato il contrasto alla commercializzazione di prodotti contraffatti e insicuri per la salute del consumatore, attuando un “piano mirato” di controlli delle pattugliedel “117”.

I controlli hanno generato il sequestro di 180 flaconi tra profumi con segni distintivi falsificati di noti brand e articoli di cosmesi (shampoo): un venditore ambulante è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria ipotizzando i reati di contraffazione di marchi e di ricettazione mentre a n. 2 esercenti i servizi di barberia è stata contestata la violazione amministrativa della commercializzazione di prodotti privi di etichettatura e informazioni destinate alla tutela del consumatore.

Un primo sequestro è stato eseguito dai finanzieri nel rinomato mercatino di modernariato che, nel comune di Borgo D’Ale, attira oltre 500 collezionisti di merce vintage e migliaia di visitatori.

Durante la perlustrazione di un banco espositivo, i militari hanno notato 85 flaconi di profumi e n. 10 confezioni che, da un esame visivo più attento, sono risultati repliche ben fatte di primari brand della profumeria italiana e internazionale (Hugo Boss, Dior, Chanel, Bulgari Dolce e Gabbana…). A far ritenere i prodotti presumibilmente contraffatti è stato anche il prezzo di vendita, nettamente inferiore rispetto al valore di mercato di quelli genuini.

A Vercelli, altri controlli di polizia economico-finanziaria hanno interessato la zona di corso Prestinari e, all’interno di due barberie, le Fiamme Gialle hanno sequestrato amministrativamente 95 confezioni di shampoo carenti delle indicazioni atte ad identificarne la composizione e di informazioni essenziali non rese in lingua italiana.

Spiegano dalla Guardia di Finanza: “I servizi anticontraffazione delle Fiamme Gialle hanno lo scopo di evitare che la produzione e commercializzazione di beni falsificati e insicuri ledano i diritti dei titolari dei marchi e penalizzi le imprese che investono ingenti somme di denaro per sviluppare prodotti innovativi e di particolare pregio.  In definitiva, la filiera del falso costituisce un vero e proprio moltiplicatore di illegalità che alimenta, ad esempio, lo sfruttamento del lavoro nero ed irregolare, l’evasione fiscale, gli interessi della criminalità economica e finanziaria e pone anche a rischio la salute del consumatore”.

 

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1 commento

  1. Una volta risolti i più gravi problemi degli italiani
    è giusto far pulizia anche nel segmento degli ambulanti
    (quando calpestano brutalmente le leggi)
    E questo è un piccolo passo nella giusta direzione
    allo scopo di produrre cittadini (felicemente)
    onestamente sbarbati e probamente profumati!
    Sbarazziamoci di quel brutto giro!
    ..
    Barba o capelli? (Osvaldo I e Osvaldo II)
    https://www.youtube.com/watch?v=DFE-7fmVErE

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