Il saluto del Prefetto Garsia che lascia Vercelli: “Una realtà speciale, capace di essere coesa in tempi così difficili”

Il Prefetto uscente di Vercelli, Francesco Garsia

Riceviamo e pubblichiamo,

Fra poco lascerò Vercelli per assumere l’incarico di Prefetto della provincia di Novara.
Il periodo qui trascorso è stato, per la gran parte, caratterizzato dalla necessità di fronteggiare l’emergenza della pandemia, con le sue varie e complesse implicazioni, in primo luogo l’aspetto sanitario ma anche quello economico e sociale, in un’inedita straordinarietà che tanto ha influito e continua ad influire su tutti noi.
In questo contesto così difficile e a tratti drammatico ho potuto apprezzare dal primo momento, e fare pieno affidamento, su una encomiabile coesione che ha permeato tutte le componenti della comunità locale, da quelle istituzionali a quelle della società civile, al mondo delle associazioni e del volontariato, alla stessa cittadinanza, di cui ho più volte rilevato la compostezza nell’affrontare la dura prova di questi tempi.
Il sistema sanitario ha saputo rispondere, con professionalità, abnegazione e spirito di sacrificio, alle sollecitazioni continue sottese alle varie fasi dell’emergenza, dimostrando anche la capacità di organizzarsi in maniera innovativa dinanzi ad una minaccia ricca di incognite.
A tal proposito desidero rivolgere un commosso pensiero alle tante vittime della pandemia con un abbraccio alle loro famiglie ed a coloro che ancora soffrono a causa del contagio.
In prima fila poi, come sempre, sapienti interpreti delle istanze dei propri territori, i Sindaci, con al loro fianco la Provincia, pronti ad offrire ogni possibile qualificata collaborazione per superare le criticità, ed anch’essi costretti a trovare formule nuove per reagire efficacemente all’emergenza sanitaria ma anche per rispondere, con immediatezza e senza risparmio, alla grave emergenza idrogeologica dello scorso ottobre, potendo contare su un sistema di protezione civile solido e innervato da un volontariato fattivo ed entusiasta.
Le Forze dell’Ordine, pure enormemente sollecitate, con il concorso delle Polizie Locali e delle Forze Armate hanno dimostrato anche in questa occasione il consueto impegno e professionalità, vigilando, con sensibilità ed equilibrio, sul rispetto delle normative anti-covid e fornendo un validissimo supporto alla cittadinanza.
Come ho sopra accennato, la pandemia ha portato problemi anche a diverse categorie produttive, con gravi difficoltà per molte imprese.
Anche in questo ambito, oltre alla preziosa opera della Chiesa eusebiana e delle altre confessioni religiose, nel venire incontro alle fragilità e alle nuove povertà, si è potuto contare sull’ appassionato impegno delle Associazioni di categoria e delle Organizzazioni sindacali, che non hanno fatto mai mancare dialogo e costruttivo confronto, nella consapevolezza della gravità del momento e di obiettivi comuni di sicurezza da raggiungere senza contrapposizioni di principio, fornendo un rilevante contributo nella gestione di delicate situazioni di crisi.
Desidero poi menzionare il mondo della scuola, flessibile e resiliente di fronte ad esigenze completamente nuove, che ha profuso ogni energia per garantire ai ragazzi le modalità più efficaci di insegnamento superando mille difficoltà.
Ed ancora, gli Uffici, statali e non, nei quali tutti ho visto la ferma volontà di andare avanti adeguandosi, con spirito di servizio, alle necessità emergenti.
Insomma, al termine di questa mia esperienza vercellese, assai significativa per molti motivi, credo di poter a pieno titolo affermare che, in un frangente così complesso, vi è stato un bel “gioco di squadra” fra tutte le componenti a vario titolo coinvolte, nessuna esclusa, a testimonianza di valori fondanti quali forza d’animo, laboriosità, tenacia e solidarietà di cui è ricca questa comunità .
Questi valori potranno essere alla base di una ripresa che oggi sembra più vicina, pur nella perdurante presenza della pandemia, e motore di un territorio che ha saputo fortificarsi nelle avversità.
Del tanto che ho ricevuto Vi ringrazio di cuore, ma soprattutto del privilegio di avere conosciuto e lavorato con tante persone autenticamente innamorate e fiere della propria terra, della sua storia e delle sue tradizioni.
Il vivo auspicio che formulo, con il velo di tristezza che mi accompagna nell’accomiatarmi da Voi, è di un futuro ricco di prosperità e successo, lasciandoci presto alle spalle questo periodo, con la fiducia incrollabile di saper raccogliere e vincere le sfide che il destino vorrà riservarci.

Vercelli, 3 agosto 2021

 

Francesco Garsia

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3 Commenti

  1. Bellissima, commovente lettera di commiato. Valida anche per i prossimi anni. Del tutto condivisibile, soprattutto nell’inciso finale: “.. che il destino vorrà riservarci”.

  2. Saranno questi dei giorni particolari per il nostro (ancora) Prefetto: non più impegnato con Vercelli ma non ancora entrato pienamente operativo a Novara .. giorni .. .. rilassanti .. .. per se .. se non fosse che per le magagne nascoste, quelle che i cittadini non dovranno conoscere e patire, mai, e delle quali verrà messo al corrente proprio in queste ore ..
    https://www.youtube.com/watch?v=-fDTjTzB0Gc

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