Nella domenica in cui la città festeggia gli Alpini, la Pro Vercelli è impegnata a Busto Arsizio nella non facile trasferta contro la Pro Patria. La squadra di Grieco è reduce da due successi di fila con l’Albissola e con la Carrarese, ma per rimettersi in pari con le altre deve ancora recuperare tre partite.
I bustocchi in classifica hanno tre punti, frutto dell’unica vittoria alla prima giornata con la Pistoiese. Poi tre sconfitte di fila, l’ultima delle quali cinque giorni fa con la Juventus Under 23. C’è da scommettere che giocheranno col coltello fra i denti, visto e considerato che non solo sono alla ricerca di punti, ma anche perché il match con i vercellesi per loro è sempre motivo di grandi stimoli.
Mister Grieco ha tessuto elogi alla Pro Patria e ha indicato la strada per vincere: «Dobbiamo rispettare l’avversario, dopo tre sconfitte esterne: andremo là a giocarcela a viso aperto e battagliando, sperando di portare a casa una prestazione figlia di quella fatta domenica scorsa. Dovremo far girare la palla e trovare qualche imbucata importante».
Contro la Carrarese tutti gli undici chiamati in causa si sono distinti, con una menzione particolare per Morra, uomo della partita grazie alla sua tripletta, e Azzi, vero stantuffo sulla fascia destra. Loro domani ci saranno, a differenza del lungodegente Rosso, di Grillo, di Schiavon e di Gerbi. Gli altri tutti convocati e a disposizione.
Grieco ha detto anche che spesso ama fare qualche variazione, ma a nostro avviso riproporrà modulo e formazione che hanno battuto la Carrarese. Dunque 4-2-3-1 con Nobile in porta; difesa a quattro con Berra, Milesi, Crescenzi e Mammarella; a centrocampo Germano e Bellemo dietro al trio formato da Azzi, Da Silva e Leonardo Gatto; Morra unica punta. Nella Pro Patria, dove gioca l’ex Di Sabato, occhio alle incursione dell’esperto Le Noci.
Il fischio di inizio di Pro Patria – Pro Vercelli è fissato per le 16.30 di domenica 14 ottobre allo stadio “Carlo Speroni” di Busto Arsizio. Arbitrerà il signor Luca Angelucci della sezione di Foligno.
Massimiliano Muraro
