Basket femminile vercelli: la PFV inzia gli allenamenti a casa

Anche la Pallacanestro Femminile Vercelli si adegua alla situazione di chiusura definitiva di tutta l’attività agonistica della corrente stagione sportiva, a livello giovanile dall’Under 20 al Mini Basket, e dell’attività senior dalla serie C maschile e B femminile in giù. Si adegua alla situazione però con un atteggiamento attivo e propositivo, al pari di quanto fatto nei giorni scorsi dai Rices Vercelli, senza cioè fermare del tutto l’attività delle proprie tesserate.

 

“E’ sicuramente un epilogo amarissimo – osserva il Presidente Claudio Roselli – che, peraltro, non poteva essere diverso stante l’attuale situazione di totale incertezza circa i tempi in cui l’emergenza Coronavirus potrà considerarsi cessata, per cui non era materialmente possibile organizzare la ripresa dell’attività  agonistica e  programmare un elevato numero di gare da recuperare. Preso atto di questo, la PFV sta mettendo allo studio attività alternative per quando, si spera ardentemente,  sarà possibile quantomeno tornare ad utilizzare palestre e/o campi all’aperto entro l’estate”.

 

Nel frattempo, l’intero staff PFV si è messo a disposizione di tutte le atlete, mantenendo con loro stretti contatti attraverso social e mezzi di comunicazione vari, proponendo esercizi di allenamento da svolgere a casa, suggerimenti individuali ed addirittura organizzando un “quizzone” via Wathsapp su argomenti cestistici, seguito da quasi tutte le tesserate e che sta avendo un buon successo. “Un modo per aiutare un po’ tutte a passare il tempo – spiega il patron biancoazzurro – e, contemporaneamente, mantenere i contatti fra società e ragazze, che è importante non si interrompano mai, neppure in queste tristi circostanze. Non appena sarà possibile incontrarsi nuovamente di persona, i dirigenti PFV porteranno avanti i progetti per la prossima stagione, per ora semplicemente ipotizzati al telefono o via e-mail, che prevedono qualche interessante novità”.

 

In casa PFV si spera di poterli illustrare presto, perché ciò significherebbe essersi potui incontrare e, quindi, l a fine dell’emergenza che tutti ci auguriamo. Insieme a questo gli stessi dirigenti cercheranno di organizzare allenamenti e gare – per quanto  possibile – in alternativa ai campionati soppressi, non appena si potrà tornare ad una sorta di “normalità”.

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