Sabato un altro grande violinista al Viotti Festival: Marc Bouchkov

È ancora viva l’emozione suscitata dal concerto vercellese di Kerson Leong e già il XXV Viotti Festival si prepara ad accogliere un altro violinista di primissima grandezza: sabato 25 marzo, al Teatro Civico di Vercelli (ore 21, concerto in abbonamento), sarà infatti protagonista Marc Bouchkov, musicista belga di origini russo-ucraine che si può senz’altro definire uno degli interpreti più originali e raffinati della nuova generazione. 
Ancora un passo, dunque, verso il raggiungimento dell’obiettivo principale del Festival: mostrare al pubblico italiano quanto il mondo del concertismo internazionale sia ricco e sfaccettato, e come si stia vivendo una “età dell’oro” nella quale gli interpreti di altissima caratura, spesso di giovane età, sono davvero molti e dotati ognuno di una cifra stilistica ed espressiva unica.
Un aspetto, quello dell’originalità e dell’unicità, che nel concerto di Marc Bouchkov – in scena come violino solista e maestro concertatore alla guida dell’Orchestra Camerata Ducale – risalterà in modo prepotente anche grazie al programma della serata, incentrato su tre capolavori assoluti della letteratura violinistica.

Si aprirà infatti con la Sinfonia per archi n. 2 di Mendelssohn: composta quando l’autore era appena dodicenne, è un’opera in cui ordine, nobiltà e compostezza tengono a bada il turbinare delle passioni, e nella quale classicismo e romanticismo trovano una perfetta e ideale sintesi. Sensazione confermata dal secondo brano, ancora di Mendelssohn, ovvero il Concerto per violino e archi in re minore, composto a 13 anni e contraddistinto da un entusiasmo e una brillantezza davvero rari.
In conclusione, Bouchkov si addentrerà quindi nel mondo di Dvorak con la splendida Serenata per archi in mi maggiore, una pagina nella quale i temi popolari così cari all’autore vengono trasfigurati con esuberante eleganza ed estrema raffinatezza.

Da segnalare che prima del concerto, alle 20,30, nel Ridotto del Teatro Civico avrà luogo l’appuntamento con i Salotti Musicali: 30 minuti a disposizione del pubblico per poter incontrare l’artista e conoscere le opere in programma.
Marc Bouchkov, nato in una famiglia di violinisti, ha ricevuto le sue prime lezioni all’età di 5 anni da suo nonno, a cui hanno fatto seguito gli studi con Claire Bernard e Boris Garlitsky. Con Mihaela Martin, si è formato come giovane solista presso l’Accademia di Kronberg. Dall’ottobre 2018 è sotto la guida musicale di Eduard Wulfson.

Bouchkov ha vinto il primo premio al Concorso internazionale di Montreal e la medaglia d’argento al Concorso internazionale Tchaikovsky. Ha ricevuto un London Music Masters Award e, recentemente, è stato insignito del Premio Musicale della Kulturstiftung Dortmund.
È attualmente professore presso il Conservatoire Royale de Liège e l’Accademia Internazionale di Musica del Liechtenstein.
Suona un violino di Carlo e Michelangelo Bergonzi del 1742-’44, su gentile concessione di
Negli anni, ha saputo costruire una carriera internazionale esibendosi con grandi orchestre e direttori di tutta Europa.

È attualmente professore presso il Conservatoire Royale de Liège e l’Accademia Internazionale di Musica del Liechtenstein.
Suona un violino di Carlo e Michelangelo Bergonzi del 1742-’44.

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4 Commenti

  1. “Marc Bouchkov, musicista belga di origini russo-ucraine .. nato in una famiglia di violinisti, ha ricevuto le sue prime lezioni all’età di 5 anni da suo nonno ..”
    Mi ha colpito molto l’origine del giovane strumentista, già affermatissimo in tutto il mondo.
    Sembra una invocazione alla Pace ! .. alla fratellanza?? .. ma si tratta di due parole da maneggiare con prudenza .. parole esplosive! .. e anche di Pace non tutti possono parlare, per esempio è vietato, sembra, ai cinesi.
    Comunque: origine “russo-ucraine” mi tranquillizza. Non tanto per la circostanza della sua presenza a Vercelli: gli organizzatori distano migliaia di anni luce dall’esser sfiorati da un minimo refolo di razzismo od iconoclastia musicale .. QUI si fa onore all’uomo e alle sue capacità espressive di valori umani, senza distinzioni, al musicista puramente e semplicemente.
    Russo-ucraine vuol dire che è nato in Ucraina da genitori di lingua e cultura russa .. oppure era nato in Russia da genitori di lingua e cultura ucraina .. oppure 1-1 ??? .. e l’anno direbbe ancor qualcosa ..
    Mi chiedo se non si poteva render nota la località ed anche la data di nascita (vista la evidente giovane età sarebbe un ulteriore riconoscimento).
    Purtroppo .. mi son dato inutilmente da fare nella ricerca su internet non avendone trovato traccia alcuna.. io purtroppo non potrò chiederlo direttamente al bravissimo Marc Bouchkov ma .. “prima del concerto, alle 20,30, nel Ridotto del Teatro Civico avrà luogo l’appuntamento con i Salotti Musicali: 30 minuti a disposizione del pubblico per poter incontrare l’artista e conoscere le opere in programma”..

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