Da “Vissi d’arte” a “Casta diva”: la voce d’angelo della Marianelli in S.Andrea

 

Vercelli – Nel 1998, approfondendo i suoi studi su Viotti, Guido Rimonda si imbatté in un musicista e maestro di musica vercellese, coevo del grande compositore fontanettese e, a sua volta, violinista, ma soprattutto didatta: Carlo Giovanni Testori.

Tra le tante cose che questa scoperta gli schiuse, quella che anticamente il giorno della Patronale di Sant’Eusebio, il 1° agosto, Vercelli inscenava un concerto atteso da tutta la popolazione. Così, il fondatore della Ducale e la moglie, Cristina Canziani, ne parlarono all’allora assessore alla Cultura Gianni Mentigazzi – che li aveva meritoriamente portati a Vercelli – e si decise di ripristinare la tradizione, allestendo il 1° agosto di ogni anno, a partire appunto da quel 1998, la tradizione  del Concerto per il Patrono, da ospitare in Sant’Andrea: la primissima edizione fu dedicata allo “Stabat Mater” di Boccherini.

Da allora, il Concerto del 1° agosto, sempre affollato di pubblico (al punto  che ad esempio quest’anno il Comune sistemerà 300 sedie in più rispetto ai già ragguardevoli posti a sedere della basilica), ha avuto come protagonisti nomi importanti della lirica, della musica classica e sinfonica.

Per quest’anno (giovedì, alle 21) è stato predisposto un programma eccezionale e molto popolare, che avrà per protagonista uno dei migliori soprani di questi anni, Alessandra Marianelli.

Nata 33 anni o fa a Pontedera, questa splendida artista tiene le scene ormai da diciassette anni e ha interpretato i più importanti autori della lirica, diretta da gente che si chiama Zubin Metha, Daniel Oren, Gianandrea Noseda, Jeremie Rhorer, Alberto Zelda.

Giovedì sera in Sant’Andrea, con la Ducale diretta da Guido Rimonda, proporrà arie celeberrime come “Vissi d’arte” dalla Tosca, “Casta Diva” dalla Norma, “O mio babbino caro” dal Gianni Schicchi e l’”Ave Maria dall’Otello. E poi spazio per la sola musica della Ducale con tre composizioni molto amate: l’Ouverture dal “Sogno d’una notte di mezza estate” di Mendelssohn, la “Sinfonia”dal Nabucco verdiano e il poema sinfonico “La Moldava” di Bedrich Smetana.

Il concerto si intitola significativamente “Un angelo a Sant’Eusebio”. Protagonisti e programma da acquolina in bocca. Ingresso libero.

edm

 

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