In Duomo una mostra documentale sui 90 anni di “L’Eusebiano”

Il Duomo che, fino ai primi giorni di settembre, ospiterà la mostra documentale sull’Eusebiano

 

Vercelli – Il primo numero del settimanale della Diocesi di Vercelli “L’Eusebiano” (oggi “Corriere Eusebiano”) uscì il 1° agosto del 1919. E dunque da giovedì, festa patronale di Vercelli, l’evento verrà celebrato in Cattedrale con una mostra documentale che verrà inaugurata domani, mercoledì, alle 16,30, per poi essere a disposizione di tutti, fino ai primi giorni settembre.

L’iniziativa, messa a punto nei dettagli dalla redazione del giornale guidata da Luca Sogno, della Publycom e della Spegi, è stata curata da Flavio Quaranta e Cristina Perucca con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli e del Comune.

Un’opportunità straordinaria di ripercorrere novant’anni attraverso la narrazione dei giornalisti dell’autorevole settimanale, diretto da importanti firme del giornalismo vercellese, tra le quali vogliamo ricordare don Antonio Garione, don Cesare Martinelli, don Cesare Massa, don Giovanni Musazza, don Oddo Battagliero. Fondato da alcuni tra i più autorevoli esponenti religiosi e laici della città, tra i quali l’avvocato Luigi Barale, monsignor Ercole Crovella e monsignor Giorgio Sarasso, il giornale, sotto la quarantennale direzione di don Garione, non scese mai a patti con il fascismo, anzi con un atto di coraggio davvero encomiabile, attaccò addirittura direttamente Mussolini nel 1938, quando furono promulgate le leggi razziali.

Proverbiali, dopo la Liberazione, le sue battaglie polemiche contro il giornale del Pci vercellese “l’Amico del Popolo”, come ricorda, in un bellissimo capitolo del secondo volume di “Scriviamo un libro insieme”, un altro giornalista che collaborò per decenni con il settimanale cattolico vercellese, Walter Nasi. E, tra i tanti, preziosi collaboratori dell’Eusebiano, vogliamo citare, per concludere, tre nomi: un giornalista che non c’è più, Dino Prella, un sacerdote che svolse brillantemente il ruolo di vice direttore, monsignor Sergio Salvini, e un nonagenario che continua a scrivere sul “Corriere” con passione e intelligenza: Giovanni Cattaneo.

edm

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