Rubano a casa di un’anziana fingendo di cercare un alloggio in vendita

La solita becera truffa ai danni di una persona anziana, circonvenuta dai modi falsamente gentili di persone, in questo caso alcune donne, senza scrupoli. L’episodio è avvenuto a Gattinara dove una anziana si è sentita suonare alla porta da sconosciuti che chiedevano informazioni su un eventuale alloggio in vendita nello stabile. La donna, rassicurata dall’affabilità delle interlocutrici, si ferma a parlare con una di loro mentre l’altra, con una scusa, si infila in casa e depreda la vittima di oro e denaro contante.

 

Nel giro di un mese però, i carabinieri di Gattinara hanno identificato e denunciato le autrici dell’ennesimo furto ai danni di anziani. Sono una 25enne e una 56enne, gravata da pregiudizi penali per reati contro la persona e il patrimonio, residenti nel torinese, che dovranno ora rispondere di furto in concorso.

 

La vicenda è avvenuta agli inizi di agosto: verso mezzogiorno un’anziana signora ha sentito suonare al campanello di casa. Ritenendo di aver riconosciuto in strada l’auto della figlia, solita andare a trovarla a quell’ora, l’anziana ha aperto il portoncino, ma all’uscio del suo appartamento, al primo piano, si è trovata di fronte una sconosciuta. La ragazza, con aria gentile e modi affabili, ha spiegato di essere lì insieme a un’amica, rimasta in strada, che stava cercando una casa da acquistare per andarci a vivere con la famiglia. Rassicurata dai modi cortesi, la padrona di casa si è rasserenata e ha spiegato che la sua abitazione non era in vendita, avviandosi per le scale con l’intenzione di raggiungere la seconda donna per riferirle la stessa cosa.

 

Ma, a questo punto, è scattata la trappola…… L’interlocutrice le ha chiesto la cortesia di usare il bagno, esigenza alla quale la signora ha acconsentito, lasciandola sola ed avviandosi per le scale.

Solo il tempo di scendere in strada e la 25enne ha raggiunto la complice, con la quale è poi risalita in auto allontanandosi e incrociando la vettura della figlia della vittima. Quando la donna ha raccontato alla figlia l’accaduto, quest’ultima ha sospettato che dietro quella visita inattesa vi fosse una trappola e, con la madre, ha verificato il furto di alcune centinaia di euro e di monili in oro.

 

Sviluppando le indicazioni fornite in sede di denuncia e le testimonianze di alcuni vicini, oltre ai fotogrammi tratti dal sistema di videosorveglianza del Comune, i Carabinieri hanno identificato le due complici, riconosciute in sede di individuazione fotografica, denunciandole e proponendole per l’irrogazione del foglio di via obbligatorio.

 

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