Regione: approvata la nuova legge unica dell’agricoltura

 

È stata approvata oggi, in Consiglio regionale, la nuova legge unica in materia di agricoltura che abroga 35 delle attuali 45 leggi vigenti, oltre a numerosi articoli di altri provvedimenti. La nuova legge sarà una normativa di riferimento per gli interventi regionali in materia di sviluppo agricolo, agroalimentare, agroindustriale e rurale, e arriva circa quarant’anni dopo la prima norma sull’agricoltura. Si tratta di una normativa atta a semplificare il settore introducendo diverse novità tra cui un Tavolo del parternariato agroalimentare e rurale, un Programma regionale degli interventi per la gestione della programmazione regionale per integrare e completare le politiche europee, ma anche la Banca della Terra e la messa in disponibilità dei terreni incolti. La legge tocca anche temi come l’agricoltura sociale, i presidi di prossimità e la valorizzazione delle enoteche regionali e delle strade tematiche. Anche la digitalizzazione e il suo ruolo innovativo entrano a pieno titolo nella legislazione regionale.

 

 

 

L’assessore Giorgio ferrero

“La nuova legge di riordino delle norme in materia di agricoltura e di sviluppo rurale è un provvedimento cardine nella politica agricola di questa Giunta regionale” ha dichiarato l’assessore regionale Giorgio Ferrero.

 

“A quarant’anni dalla legge regionale sull’agricoltura, il testo risponde alla necessità di snellire, semplificare e rendere attuale la legislazione piemontese, in conformità con le novità intervenute nelle politiche nazionali e le politiche europee” ha aggiunto Ferrero.

 

Il presidente della terza commissione Raffaele Gallo

Soddisfazione è stata anche espressa dal Presidente della Terza Commissione, Raffaele Gallo, per lavoro svolto in commissione che ha permesso di mettere a punto un testo che rappresenta “Un ulteriore tassello nell’ambito della semplificazione della legislazione regionale con elementi di innovazione e ammodernamento nell’ambito dell’agricoltura, che è un elemento centrale per lo sviluppo della nostra regione. Gli ambiti toccati sono molteplici – ha aggiunto Gallo -: dal miglioramento della competitività sostenibile del sistema agroalimentare, alla salvaguardia e valorizzazione del territorio, dalla diversificazione del patrimonio rurale all’informatizzazione dei procedimenti in materia di agricoltura. Ritengo si tratti di una di quelle leggi destinate a durare nel tempo”.

 

 

Sulle molteplici innovazioni della nuova legge l’assessore Ferrero ha sottolineato la nascita “Della Banca della Terra e la messa in disponibilità dei terreni incolti, all’ agricoltura sociale, ai presidi di prossimità, alla valorizzazione delle enoteche regionali e delle strade tematiche. Non manca nella legge l’attenzione al paesaggio agrario e all’ambiente, penso alla valorizzazione dei muretti a secco presenti nelle coltivazioni agricole anche come valore paesaggistico e culturale, ma anche dei piloni in pietra, delle siepi, dei filari e dei vigneti con paleria in legno, fino alla biodiversità e alla multifunzionalità, al sistema irriguo regionale e alla valorizzazione del ruolo delle reti irrigue nella prevenzione idrogeologica. Novità ci sono anche per gli agriturismi e l’ospitalità rurale, sui sistemi informatici e la tracciabilità, sulla birra agricola piemontese, le fattorie didattiche, i cimiteri per animali da affezione, la valorizzazione delle filiere, i distretti del cibo e le piante officinali, insieme alla raccolta di quelle spontanee. Insomma, un testo di grande impatto che traghetta l’agricoltura piemontese in un orizzonte di sviluppo al passo con i nuovi tempi”.

 

 

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