Quell’abbraccio inestricabile, commovente fra tre famiglie

L’abbaccio fra il padre di Kevin, la mamma di Michael e la moglie di Giuseppe Saverio

Agli Uffizi c’è uno dei quadri più belli e più famosi del mondo: il cosiddetto “Tondo Doni” di Michelangelo: rappresenta un abbraccio prodigioso, inestricabile, della Sacra Famiglia. Oggi, davanti al Duomo, i rappresentanti delle tre famiglie di Vercelli colpite dalla terribile tragedia di Brandizzo si sono stretti un abbraccio, commovente, da stringere il cuore: la madre di Michael Zanera (di cui si celebravano le esequie), Rosalba, stretta a Barbara, la moglie di Giuseppe Saverio Lombardo, di cui si erano appena svolti i funerali, ed entrambe, a loro volta, strette al padre di Kevin Laganà (l’addio sarà sabato mattina, alle 9,30, sempre in Duomo), Massimo.

E’ stato un momento di commozione unica, indicibile, palpabile. Si era appena attenuato l’eco della canzone trasmessa dalla Giulietta di Kevin per onorare Michael: “E’ per te”, di Eros Ramazzotti (“È per te / Questo bacio nel vento / Te lo manderò lì /Con almeno altri cento”), quando c’è stato l’abbraccio che pareva non sciogliersi più (e che nelle intenzioni e nel cuore delle tre famiglie non si scioglierà mai più): e allora dalla folla sul sagrato si è levato un lungo, affettuoso applauso. Anche di fronte al Duomo c’era una grande immagine di Michael Zanera e, sotto, un lenziolo bianco con tante firme, un grande cuore e la scritta: “Sarai per sempre nei nostri cuori: non ti dimenticheremo mai”.

Michael, originario del rione Isola di Vercelli, si era trasferito da poco più di un anno a Borgo Vercelli e dunque il suo parroco era quello del Comune del sindaco Mario Demagistri, presente in chiesa con la fascia tricolore. Don Andrea Passera ha dunque celebrato le esequie, con la collaborazione del parroco di Confienza, don Roberto Tornielli.

La mamma di Michael Zanera e la moglie di Giuseppe Saverio Lombardo

Michael era stato l’operaio della Si. Gi.Fer. (a proposito, come la mattina all’Isola c’erano una corona sia dell’azienda di Borgo Vercelli sia delle Ferrovie) che poche ore prima della tragedia sui binari aveva visto la famosa croce formatasi nelle operazioni di saldatura e che l’aveva documentata con il suo smartphone. Un filmato che aveva colpito migliaia di persone in tutto il Paese. Don Passera, con grande tatto, intelligenza e tenerezza, non poteva non ricordare quell’evento.

“Anche qui -ha detto, indicando il grande Crocifisso dell’Anno Mille del Duomo – siamo di fronte ad una Croce. Sopra c’è un Cristo con gli occhi aperti, non sofferente, che ha sul capo non una corona di spine, ma una corona regale, che ha i piedi paralleli, non trafitti dai chiodi. E’ l’immagine del Cristo che ha vinto la Morte e quindi un’immagine di speranza. Ed è bello pensare che Michael abbia visto una croce che ci parla non di morte, ma di vita”.

Ha aggiunto il parroco, rivolto a mamma Rosalba e ai suoi cari: “So che per qualcuno le frasi che vi sto dicendo, in questo momento così terribile, possono apparire vuote, di mera circostanza, ma io vi invito, come hanno fatto Maria Vergine e l’apostolo Giovanni, sotto la Croce di Cristo, a levare lo sguardo verso il Cielo e a credere che ritroverete il vostro amato Michael”.

Ad ascoltare le parole di don Passera, in una Cattedrale affollata,  l’assessore Marco Gabusi, in rappresentanza della Regione, il sindaco di Vercelli Andrea Corsaro (con quello di Borgo Vercelli Demagistri), il vice presidente della Provincia Alessandro Montella, la vice perfetta vicaria Cristina Lanini e gli esponenti delle forze dell’ordine. Come al mattino all’Isola, tra la folla in Duomo, anche l’ex sindaca Maura Forte e la segretaria cittadina del Pd Patrizia Jorio Marco. Ci ha stupiti, sia al mattino sia al pomeriggio, l’assenza (anche solo col labaro) delle scuole frequentate in passato dai figli di Giuseppe Saverio Lombardo e da Michael Zanera. Non c’era l’arcivescovo Arnolfo, che si trova a Bordighera per gli esercizi spirituali con molti parroci dell’arcidiocesi, ma che ha incaricato il celebrante di esprimere tutta sua vicinanza ai familiari delle vittime di Brandizzo.

All’uscita dalla chiesa, le note della canzone per il commiato che partivano dall’auto di Kevin: “Ti dico ciao”, di Laura Pausini. Dice il testo: “Pianterò / Davanti a casa mia / Un albero per te / Ti dico, ‘Ciao’ / Salutami Dio / E digli che tu/ Sei l’amico mio”. Sulle note della canzone, il volo dei palloncini (stavolta bianchi e azzurri) e la bara di Michael sollevata verso il cielo da amici con il suo volto sorridente sulla maglietta.

Vercelli ha rivissuto i momenti di intensa commozione del mattino. Sabato, alle 9,30, sempre in Duomo, l’ultimo saluto, per Kevin.

Edm

 

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