Pro, una sconfitta che pesa come un macigno

Pesante, pesantissima sconfitta della Pro Vercelli che cede il passo in casa allo Spezia. Finisce 2-0 con i gol di Granoche e di Forte. Doveva essere la partita della svolta, ma si è trasformata nell’ennesimo incubo. Poteva terminare diversamente se prima Raicevic e poi Morra avessero messo dentro due palle facili facili quando si era ancora sull’1-0 per lo Spezia. Gol sbagliato, gol subito e così poco dopo Forte ha chiuso definitivamente i conti. Nulla è perduto, tuttavia la sconfitta ha portato a galla tutti i limiti di questa squadra, incapace di concretizzare le occasioni che le capitano. 

Pro Vercelli in campo con la formazione annunciata alla vigilia. Marcone tra i pali; in difesa Ghiglione a Mammarella sugli esterni, Bergamelli e Legati centrali; sulla mediana Vives a dirigere le operazioni aiutato da Altobelli e Castiglia; davanti Bifulco, Raicevic e Firenze. Modulo 4-3-3. Lo Spezia di Gallo si affida a Mastinu per ispirare la coppia d’attacco Granoche e Gilardino.

All’11’ primo brivido della partita. Calcio di punizione di Mammarella di poco alto sulla traversa. Al 17′ ci prova Vives ma la sua botta centrale è facile preda di Di Gennaro. Al 22′ si fa vedere lo Spezia con Maggiore il cui tiro viene salvato sulla linea da Vives. Al 34′ liguri in vantaggio con Granoche che di testa la tocca quel tanto che basta per ingannare Marcone. Il primo tempo si chiude sul risultato di 1-0 per lo Spezia che ha mostrato una maggior compattezza ed è stato bravo a tenere alta la squadra così da impedire la manovra alla Pro. 

A inizio ripresa Grassadonia toglie subito Bifulco e inserisce Vajushi. Al 52′ giallo a Ghiglione per fallo su Granoche. Quello dello Spezia è un assedio. Marcone fa un miracolo su Maggiore, Pro in bambola. Al 56′ secondo cambio per i bianchi: fuori Altobelli, dentro Morra e la Pro passa al 4-4-2 con Firenze arretrato a centrocampo. Al 62′ esce un deludente Gilardino che lascia il posto a Forte. Al 64′ Raicevic cicca un invitante pallone di Morra che poco dopo solo davanti a Di Gennaro manca clamorosamente la porta. La Pro ora c’è e lo dimostra con una bella conclusione di Mammarella. Al 74′ raddoppio dello Spezia con Forte su assist di De Col. Al 76′ ci prova Vives, ma Di Gennaro si distende e devia in angolo. Ultimo cambio per Grassadonia all’87’: Polidori per lo zoppicante Bergamelli. Minelli concede cinque minuti di recupero, ma non succede nulla. Prossimo impegno giovedì 23 al “Libero Liberati” di Terni in quello che si preannuncia uno scontro infuocato tra due squadre che cercano a tutti i costi la salvezza. 

Il top. Vives. È l’unico che si salva nel naufragio vercellese. Soffre il pressing alto dello Spezia, ma quando lo lasciano giocare fa la differenza. Nel primo tempo salva sulla linea e nella ripresa va pure vicino al gol. I suoi compagni dovrebbero fare come lui. Buona prestazione anche di Mammarella, soprattutto per il coraggio con cui va al tiro. 

Il flop. Ne indichiamo due. Uno è Ghiglione, costantemente in difficoltà sulla spinta da sinistra dei giocatori spezzini. Sballa anche quasi tutti i cross. L’altro è Morra: il suo errore solo davanti al portiere è da matita rossa. Se avesse segnato sarebbe stato il gol del pari e forse il match avrebbe preso un’altra piega. 

Massimiliano Muraro

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