Prima di conquistare la splendida vittoria sull’Alto Adige, in poche ore la Pro Vercelli ha compiuto due gesti molto significativi: il primo motu proprio, d’intesa cn il Comune, il secondo in collaborazione con il Panathlon Club e sotto la supervisione del giornalista super esperto di storia delle bianche casacche Alex Tacchini.
La prima cerimonia è stata l’intitolazione della sala stampa ad Alberto “Alby” Dalmasso, un giovane giornalista sportivo (scriveva per il giornale La Sesia), scomparso a soli 27 anni per una gave complicazione seguita ad un intervento al cuore. Alla cerimonia, con i vertici della Pro Vercelli, hanno presenziato i genitori di “Alby”, Domenica e Massimo Dalmasso, il sindaco Andrea Corsaro e l’assessore allo Sport Mimmo Sabatino.

Poco prima del match con il Südtirol, invece, proprio di fronte alla targa di via Massaua con l’intitolazione dello stadio a Silvio Piola, si è svolta invece la premiazione (giunta al ventiduesimo anno) del miglior giocatore della stagione sportiva 2019/2020, secondo la stampa sportiva: il riconoscimento “Leone d’argento-Panathlon”.
Il trofeo, che raffigura il leone “Eusebio” è stato consegnato a Simone Rosso, eclettico attaccante nato a Pinerolo 26 anni fa, ed ex giocatore anche di Mantova e Casertana.
Il premo è stato consegnato a Rosso dal governatore del Panathlon Maurizio Nasi alla presenza del presidente della Pro Franco Smerieri, della vice presidente Anita Angiolini, dell’amministratore delegato Paolo Pinciroli, della responsabile della comunicazione Vittoria Marando e del giornalista Alex Tacchini.
Due momenti significativi che attestano, al di là dei sempre più sorprendenti risultati sportivi conquistati dalla squadra di Modesto, il rapporto invidiabile che si è ormai creato tra i nuovi dirigenti e l’”ambiente” vercellese, non certo facile a lasciarsi conquistare e per giunta in un lasso di tempo così breve. Il segno che questa società, anche grazie ad un ds molto avveduto come Alex Casella, sta operando davvero bene.





